Arriva da Latina la notizia della donna di 35 anni ricoverata per trombosi una settimana dopo la prima dose di Astrazeneca.
Da quanto riferito da Il Messaggero, l’operatrice sanitaria vaccinatasi con la prima dose anti Covid del vaccino AstraZeneca si trova in prognosi riservata, presso l’ospedale Santa Maria Goretti.
Da quanto reso noto dallo staff medico, che segue la donna, la paziente non soffrirebbe di patologie pregresse.
Dopo il ricovero, i medici hanno inoltrato la relativa segnalazione del caso della paziente all‘Aifa.
Della donna di 35 anni ricoverata per trombosi, con prognosi riservata, non si sa molto e si sospetta che la sua condizione possa essere correlata con la vaccinazione, come evento collaterale.
Si ricorda però che l’Ema ha ribadito l’esclusione di un legame causale tra il vaccino della multinazionale anglo-svedese e gli eventi trombotici.
Donna di 35 anni ricoverata per trombosi dopo la somministrazione della prima dose di Astrazeneca
La notizia ha destato grande apprensione nel mondo medico, come testimoniano le parole del dottor Massimo Aiuti, che dirige il reparto di Medicina d’Urgenza, il quale ha precisato che fino ad oggi questo è un caso inedito nel nostro Paese.
Infatti si tratta del primo caso in Italia di entità così grave, mentre in totale si contano una decina di quadri clinici simili, che si sono verificati in Europa.
Il dottor Massimo Aiuti ha dichiarato a proposito del caso della donna di 35 anni ricoverata per trombosi:
“Le condizioni della paziente sono serie, si tratta di un primo caso del genere nel nostro paese, ce ne sono forse una decina in Europa”.
L’equipe medica del Santa Maria Goretti continua a monitorare le condizioni della paziente colpita inizialmente da un quadro di sintomi lievi, tra cui emicrania e spossatezza, poi nel giro di una settimana le sue condizioni sono peggiorate drasticamente delineando una trombosi cerebrale.
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