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Positivo al Covid, con febbre a 40, si reca al lavoro e in palestra: “Vi contagio tutti”. Il responsabile di un focolaio di 22 casi è stato arrestato

Caterina

Positivo al Covid con febbre a 40

Un uomo positivo al Covid ha contagiato almeno 22 persone a Maiorca, nelle isole Baleari, una scoperta a cui è giunta l’indagine avviata per rintracciare l’esordio di un cluster, di un numero preoccupante di positivi a Manacor.

Così è stato individuato il responsabile, che ha volutamente infettare gli altri, si tratta di un impiegato di uno stabilimento di prodotti alimentari, il quale dopo aver contratto il virus aveva tenuto nascosto il contagio. Così il positivo al Covid tranquillamente ha circolato in mezzo a tutti, recandosi con 40 di febbre sia al lavoro sia in palestra.

Malgrado le sue condizioni di salute non fossero buone ha deciso di continuare la sua routine con lo scopo di contagiare gli altri. Questo retroscena è emerso dalle indagini condotte dalla polizia spagnola, che ha investigato sul focolaio esploso a Manacor tre mesi fa. Così gli agenti hanno avviato un’indagine sulla base di alcune informazioni e si sono messi sulle tracce del soggetto positivo al Covid.

È stato confermato che almeno 8 persone hanno contratto il virus direttamente dall’uomo, entrando in contatto con lui al lavoro ed in palestra. A questi casi si sono aggiunti altri 14 contagi di soggetti che hanno contratto il virus indirettamente.

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Positivo al Covid con febbre a 40 va a lavorare

Il responsabile del maxi focolaio nelle isole Baleari è stato arrestato con accuse gravi, visto che noncurante si era recato al lavoro con la febbre a 40 gradi, girando senza mascherina e minacciando di contagiare i colleghi.

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In effetti si sono registrati 5 contagi tra i suoi colleghi, che a loro volta hanno contagiato i familiari. Il cluster dei 22 contagi ha fatto emergere un altro retroscena: nessuno dei soggetti contagiati si è sottoposto a cure ospedaliere.

Positivo al Covid va al lavoro e in palestra con la febbre a 40

Tutto ha avuto inizio dopo che il responsabile del maxi focolaio si è sottoposto ad un test PCR perché si sentiva male, in seguito non si è messo in quarantena in attesa del risultato, come stabilito dal protocollo. Il soggetto risultato poi positivo al Covid ha deciso di andare a lavorare il giorno successivo ed in palestra. Anche se il direttore dello stabilimento gli ha intimato di tornare a casa in via precauzionale lui si è rifiutato.

Da quanto emerso durante le indagini, alcuni dipendenti hanno dichiarato che il responsabile, con la febbre a 40, camminava per lo stabilimento con la mascherina abbassata e tossendo forte. “Vi contagerò tutti”- queste le parole che tanti colleghi gli hanno sentito pronunciare. Purtroppo i tentativi dei dipendenti di allontanarlo dal posto di lavoro sono caduti nel vuoto.

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Dopo che il centro medico l’ha informato che era positivo al Covid, i suoi colleghi sono stati messi in quarantena e sottoposti a un test PCR. Alcuni casi di contagio si sono verificati anche nella palestra frequentata dall’uomo in quei giorni, per un totale di tre casi, che a loro volta hanno diffuso il virus ad altri. Il responsabile dopo essere stato arrestato si è presentato in tribunale per la sentenza, ma poi è stato rilasciato con l’accusa di lesioni.

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