Israel Ka’ano’i Kamakawiwo’ole, un nome altisonante proprio come il suo valore, ha vissuto una breve ma intensa vita.
Si è fatto conoscere in tutto il mondo come il cantautore di un brano intramontabile ”Somewhere Over the Rainbow/What a Wonderful World”, un medley modellato dai ritmi signorili e pacifici della vita dell’isola.
Nello specifico la canzone è una versione di altre due: Somewhere Over the Rainbow di Judy Garland, dal film del 1939 “Il Mago di Oz”; What a Wonderful World di Louis Armstrong.
La canzone pubblicata nel 1993 è stata inclusa nell’album di Kamakawiwo’ole ”Facing Future” diventando la colonna sonora di tanti programmi televisivi e spot pubblicitari.
Inoltre la canzone ha accompagnato film famosi quali: ”Meet Joe Black” e ”Son of the Mask”.
Stranamente la canzone che gli ha regalato il successo mondiale nel suo Paese, le Hawaii, non ebbe il successo delle altre tracce.
Il suo album lo ha eletto esempio di un popolo che lottava per la propria indipendenza culturale dalla potenza americana.
Per Kamakawiwo’ole (conosciuto anche coi nomi popolari Iz, Big Iz o The Gentle Giant) l’ingresso nel mondo musicale fu lento.
Ma poi riuscì a conquistare il mondo con il suo dolce ukulele ed il suo falsetto distintivo.
La sua musica è diventata un’espressione della cultura hawaiana nativa che sentiva che stava perdendo la sua influenza a causa dell’industria dei viaggi.
Una constatazione fatta da Kamakawiwo’ole già all’età di 11 anni. Infatti sin da giovane aveva sperimentato come la musica moderna delle Hawaii era tutt’altro che hawaiana.
Kamakawiwo’ole ha fatto conoscere la musica hawaiana in tutto il mondo
Nel corso della sua breve carriera ha regalato al mondo quattro album in studio e quattro compilation. ”Facing Future’‘, il suo LP più popolare conquistò il doppio disco di platino.
Tutti i suoi brani sono intrisi delle calde note del suo ukulele che accompagna storie ed aneddoti sulla vita sulle isole.
La sua carriera fu stroncata presto a causa dei problemi di salute associati all’obesità. Kamakawiwo’ole morì nel giugno del 1997 all’età di 38 anni.
Circa 10.000 persone hanno partecipato alla sua commemorazione e cremazione.
Si tratta dell’unica figura non governativa hawaiana il cui corpo è rimasto nella capitale.
Anche se la sua vita fu breve come la carriera, la sua memoria vive ancora a distanza di decenni.
Grazie soprattutto ad una canzone cult, senza tempo, che decreta la distinzione musicale all’interno della cultura hawaiana oggi.
A lui si deve infatti il merito di aver fatto conoscere una musica hawaiana diversa da quella che prima si promuoveva.
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