I cambiamenti che provoca nel corpo una dieta senza pane

Martina

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dieta senza pane

Una dieta senza pane provoca nel corpo numerosi cambiamenti che diventano visibili nel giro di poco tempo. Il pane è uno dei protagonisti della nostra alimentazione.

E sebbene sia praticamente irresistibile, è altrettanto vero che offre pochi benefici. Fra i tanti tipi di pane, quello bianco è il peggiore dal punto di vista nutrizionale e gastrointestinale.

Dieta senza pane i vantaggi

Dieta senza pane: i vantaggi

Ricco di zucchero, di amico e di carboidrati, il pane bianco favorisce l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue, nonché la predisposizione al diabete di tipo II.

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È anche un alimento molto salato e può diventare uno dei principali nemici delle persone che soffrono di ipertensione. Inoltre contiene farina di grano e il conseguente glutine, una sostanza che spesso non è ben tollerata dall’organismo ed è responsabile di varie malattie.

Ma mentre tutto ciò può sembrare una serie di dati piuttosto vuoti, possiamo fare qualcosa di molto meglio: sapere quali sono i vantaggi concreti della riduzione o dell’eliminazione del consumo di pane.

1) Perdita di peso.

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Quando riduciamo l’assunzione di carboidrati, la prima cosa che notiamo è una significativa perdita di peso. Quando i carboidrati sono immagazzinati nei nostri corpi come glucosio, ogni grammo di carboidrati immagazzina da tre a quattro volte il suo peso in acqua.

Non appena riduciamo i carboidrati, perdiamo una quantità significativa di liquidi.

2) Livello di energia aumentato.

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I carboidrati sono essenziali per il corretto funzionamento del cervello e contrariamente a determinati alimenti che hanno un determinato contributo nutrizionale, il pane bianco contiene “carboidrati cattivi” che possono avere effetti collaterali dannosi e indebolire il corpo, generando una sensazione di stanchezza.

Pertanto, si consiglia di consumare carboidrati di buona qualità, presenti nel pane cotto con cereali integrali (ricchi di fibre e minerali) o pane di farro (ricco di magnesio, fosforo e calcio).

3)La dipendenza da cibo

Le farine raffinate sono famose per aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition suggerisce che questi alti e bassi attivano i centri di dipendenza del cervello, facendoci “beccare” sempre più pane.

4) Malattie cardiache e diabete.

Un altro svantaggio delle farine raffinate è l’aumento degli acidi grassi che provoca un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo II nel corpo.

Inoltre, secondo l’American Heart Association, i cereali integrali possono migliorare i livelli di colesterolo e ridurre i rischi di malattie cardiache, ictus, obesità e diabete.

5) Intestino 

Il consumo di multicereali svolge un ruolo importante nel contributo delle fibre. Il pane invece  non favorisce la nostra digestione, perché è povero di vitamine e minerali e praticamente non contiene alcun nutriente essenziale dal punto di vista nutrizionale.

Aggiunge solo calorie “vuote”, che danneggiano il nostro processo digestivo e il movimento intestinale.

Come si può sostituire?

Quando parliamo di dieta senza pane, ci riferiamo a quello bianco, che può essere sostituito da pane integrale. Contiene tre volte più minerali, oligoelementi e vitamine del pane bianco.

Ha anche un indice glicemico inferiore e una minore concentrazione di glutine. Questo tipo di pane fornisce fosforo, magnesio, ferro vegetale, zinco e vitamine B1, B3, B6 e B9.

Le alternative per sostituire la farina di grano sono numerose: farina di farro, di mais, di riso, di mandorle, manioca, ceci, farina di segale, ecc. Queste sono opzioni salutari che sostituiscono il pane tradizionale e apportano i benefici di questi cereali sani e nutrienti.

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