Una 23enne, lo scorso 9 maggio, si è ritrovata al centro di un episodio sconcertate: le sono state iniettate per errore sei dosi di vaccino Covid. Una clamorosa disattenzione che ha coinvolto direttamente la Usl Toscana nord ovest chiamata a rispondere in prima persona.
La giovane tirocinante in psicologia ha ricevuto sei dosi di vaccino Pfizer invece che una, non subendo conseguenze legate al sovradosaggio, ma solo i classici sintomi del post vaccinazione. La giovane è stata tenuta sotto osservazione una notte in ospedale per poi essere dimessa la mattina seguente.
Dopo questo incidente da parte dell’Usl Toscana nord ovest nei confronti della 23enne, a cui si sono iniettate per errore sei dosi di vaccino, ha parlato la madre della giovane. La donna ha spiegato: “Non abbiamo intenzione di procedere per vie legali. Non vogliamo rovinare la vita a nessuno, è stato un errore umano e visto che mia figlia sta bene e che presto lavorerà proprio nella Usl, desideriamo manifestare fiducia nel sistema sanitario e ringraziare chi ci sta supportando in questa fase delicata. Abbiamo avuto paura questo sì, perché nessuno sa cosa potrebbe succedere al suo fisico in futuro”.
Non si è fatto attendere il commento della Usl Toscana nord ovest che ha precisato che la giovane verrà monitorata nei prossimi mesi dal Careggi di Firenze, a cui verranno inviate le analisi del sangue della ragazza ogni settimana.
Iniettate per errore sei dosi di vaccino Covid ad una 23enne
Antonella Vincenti, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Noa di Mass, ha preso la parola su questo caso per sottolineare che non si conoscono ad oggi gli eventuali effetti del sovradosaggio sul sistema immunitario. Questo è infatti il primo caso al mondo di somministrazione di un numero così alto di dosi: sono state iniettate per errore sei dosi di vaccino.
Tommaso Bellandi, responsabile della sicurezza del paziente della Azienda sanitaria, parlando della responsabilità dell’infermiera che ha effettuato la somministrazione ha detto: “Non ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino che contiene sei dosi di principio attivo Pfizer. Ha dimenticato questo passaggio e quindi quando è andata ad aspirare il contenuto per una iniezione ha in realtà aspirato tutto il principio attivo. È stato un errore umano, dovuto anche al grande carico di lavoro che i sanitari stanno affrontando in questi mesi”.
I commenti sulla vicenda, che ha portato ad aprire un’inchiesta interna
Un clamoroso errore che ha spinto ad aprire un’inchiesta interna nei confronti dell’infermiera e del medico vaccinatore presente nel corso della preparazione e somministrazione quando si sono iniettate per errore sei dosi di vaccino Covid.
Sul caso della 23enne, a cui si sono iniettate per errore sei dosi di vaccino Covid, si sono espressi anche i dirigenti dell’Asl Toscana Nord Ovest che hanno dichiarato: “Si è trattato di un problema di calo dal punto di vista cognitivo uno scivolone dovuto ad un momento di calo dell’attenzione. Un errore che può succedere ad ogni essere umano, anche se in certe situazioni non dovrebbe accadere”.
La giovane tirocinante, a cui sono state iniettate per errore sei dosi di vaccino Covid, non è intenzionata a sporgere denuncia. La 23enne si è limitata a far sapere per voce della madre di voler incontrare l’infermiera che l’ha vaccinato “per dirle di non sentirsi in colpa e di non avere paura per me. Sto bene e vorrei che insieme superassimo questo momento”. La madre della giovane ha infatti fatto sapere: “Quando le hanno detto cosa era accaduto ha avuto paura. Oggi abbiamo saputo che l’infermiera è sotto choc per la paura di averle creato un danno. Per questo mia figlia vorrebbe vederla e rassicurarla”.