Cartabianca. Scontro infuocato tra Massimo Cacciari e il professor Galli sul coprifuoco: “Io non sono un virologo, ma cerco di ragionare”, tuona il filosofo

Caterina

Scontro aperto tra Massimo Cacciari e il professor Galli

Le riaperture primaverili ed il coprifuoco sono i temi che hanno acceso un dibattito infuocato tra Massimo Cacciari e Massimo Galli nel corso dell’ultima puntata di Cartabianca.

I due ospiti del talk show di Bianca Berlinguer hanno dato vita ad un vivace scambio di battute che ha preso il via dalle esternazioni del filosofo e politologo che, a proposito del coprifuoco, ha detto: “La questione dell’orario è assurda. Non sono un virologo ma mi intendo un po’ di logica”. Così Massimo Cacciari si è espresso sul coprifuoco delle 22, contestandolo e scatenando la replica del professor Massimo Galli che ha ribadito: “La logica è limitare l’uscita delle persone la sera”.

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Scontro aperto tra Massimo Cacciari e Massimo Galli sul coprifuoco e le riaperture

Scontro aperto tra Massimo Cacciari professor Galli

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Un’affermazione a cui ha fatto eco la pronta replica di Massimo Cacciari che ha sbottato: “E allora dica che va impedita l’uscita delle persone, dica che bisogna stare a casa. Non difenda l’orario delle 21, delle 22 o delle 23″. Il responsabile di malattie infettive del Sacco di Milano piccato ha a sua volta ribattuto: “Devono uscire il meno possibile le persone. Il discorso delle aperture è stato anticipato ed è stato un errore”.

“Allora la logica afferma che non bisogna uscire di casa: lockdown” – è intervenuto prontamente il suo interlocutore pronto a ribattere. Massimo Galli incalzato ha risposto: “Mi sta tacciando di voler difendere una cosa che non voglio difendere”, aggiungendo poi che secondo il suo parere le riaperture sono state un errore.

Nel corso dello scontro andato in scena a Cartabianca, tra i due, la querelle è proseguita con la replica di Massimo Cacciari che severo ha detto: “Lei sa che i luoghi in cui si diffonde sono i mezzi di trasporto, le metropolitane, forse la scuola, con i ragazzi che infettano padri e nonni. Il contagio non è favorito da chi esce la sera, ma dall’assembramento serale e quello si può controllare. Io non sono un virologo, ma cerco di ragionare”. Una conclusione che ha spinto il professor Galli a ribattere a tono asserendo: “Su questo non ragiona…”.

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L’intervento del responsabile di malattie infettive del Sacco di Milano è poi proseguito con la segnalazione dei potenziali pericoli connessi con le riaperture. Con tono categorico il professor Galli ha tentato di motivare la sua posizione respingendo le accuse: “Mi stanno dicendo di tutto, con i fiancheggiatori di certi giornali e di una certa politica. Se dati ed opinioni tecniche vengono strumentalizzati, lo scenario politico di questo Paese è di assoluto squallore”.

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