Dopo aver tenuto con il fiato sospeso tutta l’Italia, la scomparsa misteriosa del piccolo Nicola Tanturli si è risolta con un lieto fine: i soccorritori impegnati in una corsa contro il tempo sono riusciti a ritrovare il piccolo, dopo la segnalazione dell’inviato de La Vita in Diretta.
Durante le ricerche si è anche impiegato per la prima volta un mezzo di alta tecnologia: un elicottero dell’Aeronautica dotato di termoscanner, con lo scopo di individuare dall’alto un corpo umano, si tratta del HH-139B adoperato dal 15° Stormo dell’Aeronautica Militare di Cervia.
Il ritrovamento del piccolo dopo quasi due giorni dalla sua scomparsa ha riportato la serenità nella comunità in provincia di Firenze, come reso noto dal sindaco di Palazzuolo Moschetti che ha visto il piccolo Nicola Tanturli subito dopo il suo ritrovamento. La famiglia del piccolo si è trasferita sull’Appennino tosco-emiliano per vivere a contatto diretto con la natura in una zona difficile da raggiungere.
Anche il prefetto di Firenze, Alessandra Guidi ha commentato con entusiasmo il lieto fine del misterioso allontanamento da casa del piccolo: “Siamo felici per il bambino e per la sua famiglia. E siamo grati ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, alla protezione civile e ai tanti volontari che si sono impegnati nelle ricerche”.
Il giallo della scomparsa del piccolo Nicola Tanturli
Il piccolo è stato trovato in fondo ad una scarpata, lontano circa 3 km da casa. Dopo il ritrovamento era spaventato e presentava un ematoma al braccio ed era disidratato, ma gli accertamenti in ospedale hanno rilevato che le sue condizioni erano buone. Ma restano aperte diverse questioni sulla sua scomparsa, tanto da far parlare di giallo.
Come atto dovuto la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per approfondire le dinamiche della sua scomparsa, avvolte da un velo di mistero. Si attende di fare chiarezza sul caso attraverso un’indagine approfondita sulla sparizione del piccolo, non risultano al momento inscritti indagati per cui si procederà ad effettuare i dovuti accertamenti sulla dinamica dei fatti.
Non solo la criminologa Roberta Bruzzone ma anche il sito Dagospia ha rilevato dei dettagli alquanto sospetti. Sul sito di Roberto D’Agostini si è focalizzata l’attenzione su un retroscena dubbioso quando si è ricostruito brevemente quanto accaduto: “Il bambino ha percorso almeno 4 o 5 km da quando si è allontanato da casa al punto in cui poi è stato ritrovato. Nicola Tanturli è sicuramente un bambino intraprendente. Il bambino evidentemente è uscito di casa e ha cominciato a camminare. Forse si è fermato più volte e più volte si deve essere di nuovo incamminato”.
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Anche le prime dichiarazioni rilasciate dal comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, Danilo Ciccarelli, hanno fatto emergere alcune discrepanze. Il comandante Ciccarelli ha infatti commentato: “Ho l’impressione che il bimbo non abbia trascorso la notte nel burrone in cui lo abbiamo ritrovato, perché l’erba non era schiacciata in quel punto. Cioè probabilmente lì non aveva fatto il suo giaciglio per la notte”.
Roberta Bruzzone e Dagospia si sono soffermati in particolare su un dettaglio: dalle prime immagini il del piccolo Nicola dopo il suo ritrovamento, si notano ai piedi dei sandaletti. “Com’è possibile che il piccolo Nicola, di solo 2 anni, messo a letto dai genitori la sera prima, sia stato ritrovato il giorno dopo con i sandali ai piedi? “ – questo l’interrogativo di Dagospia.