Picchia il figlio di 2 anni fino a lasciarlo senza vita. Le percosse rendono irriconoscibile il corpo del bambino

Martina

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Picchia il figlio di due anni fino ad ucciderlo fra atroci sofferenze e cerca di disfarsi del corpo irriconoscibile. E’ accaduto in Virginia.

Una storia orribile, di quelle che non vorremmo mai raccontare e di cui purtroppo, parliamo anche troppo spesso. Una vicenda crudele che vede la morte di un bambino per mano di sua madre, la persona che più di tutti avrebbe dovuto proteggerlo.

Picchia il figlio di due anni fino alla morte: le giustificazioni all’orribile gesto

Ci troviamo a Buckrow Beach, in Virginia, che questa volta è il teatro di un orribile caso di omicidio a cui non si riesce trovare una motivazione.

Spiegazioni non ce ne sono, non potrebbero assolutamente esserci, perché la vittima è un bambino di appena due anni. Massacrato da colei che gli ha donato la vita.

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Picchia il figlio di due anni

E che si è sentita in dovere di togliergliela. Un omicidio crudele, che lascia sbigottiti e senza parole, soprattutto perché non c’è nemmeno una causa, come se potesse in qualche modo giustificare la madre.

Che in realtà facciamo fatica a definire tale. Si chiama Julia, ha 34 anni e a giugno del 2019 ha picchiato il suo bambino, Noah, di poco più di due anni, con una crudeltà tale da togliergli la vita.

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E dopo il folle gesto ha cercato di disfarsi del corpicino in un sito industriale vicino casa. Il corpo, secondo gli inquirenti, era irriconoscibile a causa delle percorse subite.

A tal punto che per dare un nome alla vittima, sono stati necessari degli esami specifici, svolti sul fegato e su una gamba, le uniche parti del corpo riconoscibili.

Una donna già nota alle forze dell’ordine

La madre di Noah era già nota alle forze dell’ordine, era stata infatti in precedenza denunciata per abbandono di minore.

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Ma per qualche assurdo motivo, il piccolo era nuovamente tornato sotto la sua custodia. Come siano andate esattamente le cose non si sa, perché dopo l’arresto ha negato tutto.

Subito dopo il brutale omicidio ha cercato di fuggire, una fuga che però è durata bene poco. Come anticipato, dapprima ha negato le accuse, dichiarando che il piccolo era morto a causa di una caduta durante il bagno.

Ma poi non ha retto e ha confessato il terribile omicidio alla Polizia, senza però rivelare il movente che l’ha spinta a compiere il gesto disumano.

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