Si diffonde sempre di più l’allarme della peste suina, soprattutto dopo che a Padova sono state sequestrate e incenerite 10 tonnellate di carne, provenienti dalla Cina.
Secondo i media, la carne di maiale era stata introdotta illegalmente nell’Unione Europea, dopo che erano state violate le principali norme doganali e sanitarie.
Peste suina: incenerite 10 tonnellate di carne a Padova
Si è diramato pochi giorni fa un allarme peste suina a Padova, dopo che un carico di carne sospetta proveniente dalla Cina è stato intercettato dalla Guardia di Finanza che ha provveduto ad un immediato sequestro.
La carne era partita dall’estremo oriente e dopo essere passata per l’Olanda era arrivata nel nostro Paese. L’Ulss 6 Euganea l’ha però ritenuta potenzialmente pericolosa.
Una valutazione che ha obbligato la Finanza a effettuare un blitz in cui tutto il carico è stato sequestrato e poi incenerito, senza nemmeno valutare un’eventuale contaminazione.
La carne è stata intercettata a Padova durante lo scaricamento effettuato dai camion. Aveva raggiunto la città per mare da Rotterdam, ma proveniva dalla Cina.
Il magazzino è stato posto sotto sequestro a causa di serie e reiterate irregolarità. Le autorità hanno provveduto ad effettuare una conferenza stampa, che si è tenuta presso il comando della Guardia di Finanza di Padova e che è stata presieduta dal procuratore Antonino Cappelleri.
Il virus che spaventa tutto il mondo
In Cina ha già colpito circa 300 persone, ma gli esperti rassicurano: è meno letale del fratello, il virus responsabile della SARS ( la Sindrome Acuta Respiratoria Grave).
I due virus hanno in comune l’80% del patrimonio genetico. Quello attuale si trasmette da persona a persona, tramite quindi un contatto diretto.
I primi sintomi che si manifestano sono:
- tosse
- difficoltà respiratorie
- febbre alta
- malessere generale
Il rischio è che il tutto sfoci in una grave polmonite. Purtroppo al momento non esiste una cura e il trattamento previsto è rivolto per i singoli casi.
Gli esperti hanno dichiarato che per il vaccino ci vorrà ancora molto tempo e che i rischi peggiori sono rivolti principalmente alle persone più fragili.
Che vanno incontro a criticità in cui potrebbe essere necessario un ricovero in terapia intensiva.
Le autorità sono attualmente impegnate ad evitare che il virus esca dalla Cina diffondendosi negli altri continenti. Al momento i casi registrati al di fuori della Cina sono limitati.
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