Padre e figlio giocano al gioco dello schiaffo, ma il giovane esagera e la gara finisce in tragedia

Caterina

Padre e figlio si sfidano con una gara di schiaffi

Un gioco divertente tra padre e figlio si è trasformato in tragedia spezzando la vita di Malcolm Chandler, 48 anni, che aveva intrapreso con suo figlio Ewan, di 19 anni, una gara di schiaffi.

Quello che doveva essere un passatempo spassoso ha assunto dei contorni dalle tinte fosche, come raccontato dai testimoni presenti nel nightclub Matchbox a Reading, dove è andata in scena la notizia diventata di cronaca nera.

Un dramma reso noto da diverse testate giornalistiche e da diversi siti di informazione come nel caso del Metro.co.uk.

In base alle testimonianze rilasciate da chi ha assistito alla vicenda si è ricostruito quanto accaduto, nel corso della serata del 12 aprile del 2019, tra padre e figlio.

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Figlio uccide padre schiaffi

Il 48enne inglese, un veterano dell’esercito, avrebbe dato il la alla gara di schiaffi, dando scherzosamente una sberla al figlio, il quale ha reagito con un abbraccio.

Inizialmente quindi il 19enne non era intenzionato a prendere parte alla gara di schiaffi.

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In seguito però Ewan ha dato un sonoro schiaffo al genitore facendolo cadere a terra, una fatalità che ha provocato un grave trauma, che è stato la causa del decesso del veterano dell’esercito.

Padre e figlio si sfidano con una gara di schiaffi: il 19enne esagera ed il padre a causa di un grave trauma muore

Il gioco finito male tra padre e figlio ha provocato inoltre l’arresto del 19enne con l’accusa di omicidio.

Dopo quella tragica serata si è aperta un’inchiesta, nel corso delle indagini così si sono raccolte le deposizioni di diversi testimoni.

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In particolare si è ascoltata Kathryn Morrison, la moglie della vittima che è anche la madre del giovane accusato di omicidio.

Figlio uccide padre schiaffi

La donna nel corso della sua testimonianza agli agenti ha reso noto che si trattava di un gioco comune nella loro famiglia rivelando:

“Il gioco dello schiaffo lo facevano a volte anche con me, ci davamo dei piccoli buffetti nelle costole che chiamavamo dita d’acciaio.

Malcolm era molto competitivo, quindi non avrebbe mai lasciato vincere Ewan, era quasi un pretesto per ricordargli che non era ancora abbastanza grande”.

Nel corso del processo poi si è preso atto di un’altra deposizione centrale per le indagini, quella di Luke Key, un amico di Ewan, che la sera del gioco finito in tragedia era presente.

Queste le dichiarazioni rese dal testimone che ha assistito alla gara di schiaffi tra padre e figlio:

“È un po’ una cosa da esercito ed Ewan e Malcolm avevano quel tipo di relazione.

Ewan ammirava suo padre perché era una figura di alto livello nell’esercito e voleva renderlo solo orgoglioso. Spero che l’inchiesta si chiuda.

Non riesco ad immaginare l’angoscia ed il dolore che l’evento ha causato alla famiglia”.

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