Treviso, due anziani no-vax finiscono in terapia intensiva: una di loro è stata contagiata dalla figlia anche lei contraria alla vaccinazione

Caterina

due anziani no-vax finiscono in terapia intensiva

Due anziani no-vax sono stati ricoverati presso l’ospedale di Cà Foncello di Treviso nei reparti di terapia intensiva e di malattie infettive, dopo aver contratto il Covid. Si tratta di due pazienti di 71 anni e di 85 anni, che hanno deciso di non vaccinarsi, a quanto pare una di loro sarebbe stata infettata da sua figlia, a sua volta contraria alla vaccinazione.

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La notizia dei due anziani no-vax ricoverati in terapia intensiva è stata data dal direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss 2, Francesco Benazzi che ha detto: “Questi due nuovi casi segnano da un lato, purtroppo, la ripresa dei ricoveri per Covid e, dall’altro, ribadiscono ancora una volta l’assoluta importanza della vaccinazione, specie per le categorie più fragili ma non solo”.

due anziani no-vax finiscono terapia intensiva

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La preoccupazione per i no-vax in ambito sanitario

In Italia intanto continua la lotta contro i sanitari che non vogliono vaccinarsi. Desta particolare apprensione un dato critico che si è registrato in provincia di Pordenone dove si contano 177 soggetti che non hanno intenzione di sottoporsi al vaccino, tra i quali spiccano 46 infermieri che sono stati sospesi dal lavoro fino alla vaccinazione. In caso contrario il provvedimento disciplinare si confermerà fino al 31 dicembre.

L’Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfo) ha reso noto l’obbligo vaccinale rivolto alle 177 persone (professionisti sanitari ed operatori di interesse sanitario) invitandole a sottoporsi alla vaccinazione e comunicando la sospensione dallo svolgimento di prestazioni e mansioni, che prevedono contatti interpersonali ed il possibile rischio di diffusione del contagio.

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Fuori dai confini italiani si sono registrate delle proteste in Francia contro il green pass, dopo l’annuncio del presidente Macron di renderlo obbligatorio dal 1° agosto, una possibilità che potrebbe riguardare il nostro Paese. Anche se si è registrato un boom di prenotazioni vaccinali, in Francia nono mancano le contestazioni: il 14 luglio, festa della Liberazione, si sono svolte 50 manifestazioni con scontri con le forze dell’ordine. Questa esplosione di rabbia da parte dei no-vax e di coloro che sono contrari al pass sanitario, in quanto avvertito come mancanza di privacy, si è indirizzata contro la “dittatura sanitaria” del governo francese.

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