Le parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che in un tweet aveva definito gli anziani come “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese” hanno scatenato una vera e propria bufera social e politica.
Toti affrontando il tema delle misure restrittive per contenere i contagi da Covid, ha usato questa frase che ha scatenato tante polemiche.
Una reazione che ha spinto Toti a scusarsi pubblicamente con un secondo post sui social.
L’increscioso episodio si è verificato lo scorso 1° novembre, quando il presidente della Regione Liguria ha postato il tweet della discordia.
Nel suo messaggio social ha con questi termini illustrato i dati relativi agli ospedali liguri:
“Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid19 dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani, persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate“.
Dopo questa esternazione si è assistito ad una violenta reazione da più fronti, a partire dal mondo della politica.
Infatti il Partito Democratico è intervenuto prontamente sulla vicenda scrivendo un post su Facebook.
Nella pubblicazione firmata dal gruppo PD della Liguria si legge:
“Una delle frasi più agghiaccianti sentite da molti anni a questa parte. Per Toti le persone si distinguono fra utili e inutili a secondo del loro valore produttivo,
una frase indegna, soprattutto di un rappresentante istituzionale; e se non è in grado di garantire la salute dei cittadini liguri, tutti, si dimetta”.
Giovanni Toti, le sue scuse per aver definito gli “anziani non indispensabili“
Dopo la frase di Toti, è intervenuto anche il Codacons, che ha chiesto le dimissioni del Presidente. Per l’associazione la frase di Toti non solo è un’uscita infelice ma anche un’espressione che può ledere la dignità degli anziani.
Inoltre Codacons ha precisato che gli “anziani sono soggetti indispensabili per il tessuto sociale italiano, e andrebbero tutelati sotto ogni aspetto”.
Dopo il vespaio di critiche e polemiche sono arrivate le scuse di Giovanni Toti che ha scelto Facebook per giustificarsi. Nel suo post ha precisato che il tweet si è estrapolato da un discorso più ampio.
Ecco come si è scusato il presidente della Regione Liguria:
“Un mio precedente tweet, scritto in effetti malamente da un mio collaboratore, ha scatenato l’inferno.
È stata una cosa mal fatta. Mi dispiace e chiedo scusa, per me e per chi l’ha scritto”.
Secondo le intenzioni di Toti è necessario proteggere le fasce più deboli da un possibile contagio da Covid. La criticità dell’emergenza spinge infatti, a suo parere, a mettere in isolamento gli anziani con un lockdown mirato.
Giovanni Toti ha così spiegato i suoi propositi:
“A me appare chiaro che, proteggendo loro, proteggiamo anche il resto dei nostri cittadini. Se troviamo il modo di proteggerli, i nostri genitori e nonni non si ammaleranno e i nostri Pronto Soccorso si svuoteranno”.