In base alla decisione definitiva della Cassazione, Fabrizio Corona dovrà scontare altri 9 mesi di reclusione in carcere, che aveva di fatto già scontato.
È stato così respinto il ricorso presentato da parte dei legali di Corona contro la sentenza del 13 ottobre, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Dopo l’accoglimento della richiesta dal pg Antonio Lamanna, il ricorso è stato dichiarato inammissibile.
Infatti il sostituto pg Lamanna ha messo in evidenza tutte le violazioni commesse dall’ex re dei paparazzi, nel corso del suo affidamento terapeutico.
Fabrizio Corona aveva già scontato in affidamento terapeutico 9 mesi, tra febbraio e novembre 2018, ma dopo la decisione emessa dalla Prima sezione penale della Suprema Corte dovrà ritornare in carcere.
Intanto le condizioni di salute di Fabrizio Corona destano preoccupazioni, dopo i suoi gesti di autolesionismo attuati per protestare contro la nuova incarcerazione.
La protesta di Fabrizio Corona alla notizia del suo ritorno in carcere
Al momento, Corona è ricoverato presso l’ospedale Niguarda di Milano, nel reparto psichiatria, qui viene sorvegliato 24 ore su 24, dopo che si è ferito di nuovo nella notte tra il 14 e il 15 marzo, colpendosi con una biro nel braccio già in precedenza ferito.
L’ex re dei paparazzi era infatti finito in ospedale dopo essersi ferito alle braccia per contestare la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che gli aveva revocato gli arresti domiciliari, sentenziando il suo ritorno in carcere.
Dopo il gesto estremo si è filmato mentre protestava contro quella decisione mostrandosi con il volto ricoperto di sangue, un video condiviso sui social che ha turbato il web.
La sua protesta è proseguita in ospedale con lo sciopero della fame, contro quello che considera una sorta di accanimento nei suoi confronti.
In seguito, Fabrizio Corona si è nuovamente ferito in ospedale con un altro gesto di autolesionismo.
Una notizia che è stata diffusa con grande allarmismo su Instagram con un post nel quale si legge:
“Fabrizio ha di nuovo tentato di farsi del male, questa volta utilizzando una biro con cui si è colpito di nuovo alle vene delle braccia.
La situazione verrà ovviamente monitorata, ma non possiamo nascondere la nostra angoscia”.