L’Italia potrebbe presto entrare ufficialmente nello scenario 4 a causa del numero elevato dei contagi da Covid.
Il nostro Paese sarebbe pronto a mettere in atto le misure previste dall’Istituto superiore di sanità (Iss) nel documento Prevenzione e risposta a COVID-19.
Una decisione necessaria dopo il rilevamento di un indice di trasmissibilità Rt nazionale di 1,5, nella settimana tra il 12 ed il 18 ottobre 2020.
Ma negli ultimi giorni si è assistito ad una nuova picchiata di contagi. Quindi si potrebbero presto emanare delle misure di contenimento più ferree.
I numeri più recenti registrati in Italia rilevano quasi 27mila casi in un solo giorno, che ha fatto registrare un’impenna spaventosa nelle ultime settimane.
Questi numeri fanno pensare che le misure di contenimento contenute nell’ultimo Dpcm non siano sufficienti.
Per queste stesse ragioni, alcune Regioni, quelle più esposte al rischio di contagi hanno adottato delle norme più severe.
Ma negli ultimi giorni si è preventivato uno scenario 4 e l’ipotesi di un lockdown per città con situazioni critiche, come Napoli e Milano.
Una sorta di smentita alle parole del premier Giuseppe Conte. Il quale ha asserito che l’Italia si trova al momento allo scenario 3 prospettato dal Ministero della Salute.
Invece i dati più recenti sull’emergenza Covid in Italia sembrano proiettare il Paese verso lo scenario 4.
Covid, Italia verso lo scenario 4
Secondo quanto riferito dall’Ansa, il report settimanale dell’Iss sul monitoraggio della diffusione del virus ha rilevato un indice Rt superiore all’1,5.
Un dato che espone ad un rischio più alto, per questo si ipotizza uno scenario 4 per l’Italia.
In base al documento del Ministero della Salute, lo scenario 4 comporta: “una numerosità di casi elevata e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’rigine dei nuovi casi”.
Nel documento inoltre si legge:
“Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di 3 settimane, si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento molto aggressive”.
L’ipotesi di un nuovo lockdown a novembre
Per arginare i contagi da Coronavirus in Italia si prevede inoltre un nuovo lockdown. Anche se una simile tesi è stata smentita negli ultimi giorni dal premier Conte.
Ma il presidente del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo, intervistato da Radio Popolare ha rivelato:
“Tra le ipotesi c’è quindi anche il lockdown, parziale, generale o localizzato. Speravamo, auspicavamo di non arrivare a quel punto, ma se guardiamo anche i Paesi accanto a noi, sono purtroppo possibilità realistiche”.
A sua volta Luca Richeldi, membro del Cts e primario presso l’ospedale Gemelli di Roma ha dichiarato ad Otto e Mezzo:
“Ritengo che sia possibile, non probabile. Abbiamo preso misure molto rigide che dovrebbero dare risultati in 2 settimane”.