Tenta di uccidere la fidanzata e lei lo perdona durante il processo

Martina

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Micheli Schlosser e Lisandro Posselt

Tenta di uccidere la fidanzata, sparandole diversi colpi di pistola. Lei, di tutta risposta lo perdona e durante il processo lo bacia appassionatamente davanti agli sguardi sconcertati dei presenti.

“Lo perdono e voglio rimettermi insieme a lui”. Sono queste le sconvolgenti parole che la 25enne ha rivolto al giudice, poco prima che emettesse la condanna.

Tenta di uccidere la fidanzata e lei lo perdona: è successo in Brasile

I fatti risalgono all’agosto scorso e hanno avuto luogo in Brasile, in una gelateria di Venacio Aires, a Rio Frande do Soul.

In una calda giornata estiva, la coppia, composta da Micheli Schlosser, 25 anni, e Lisandro Posselt, 28, aveva deciso di recarsi a mangiare un gelato.

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Lì, hanno iniziato a litigare furiosamente, dopo che la donna aveva trovato nel cellulare del compagno dei messaggi compromettenti.

Dopo averlo accusato di tradimento, arriva la pesante minaccia, quella di violenza sessuale. Ed è dopo queste gravi accuse che il ragazzo sparisce per tornare poco dopo con una pistola in mano.

Con cui ha iniziato a sparare una serie di colpi contro la sua fidanzata che si è salvata per un pelo. L’arrivo tempestivo della polizia ha evitato il peggio. Gli agenti hanno arrestato il 28enne e lo hanno posto in custodia cautelare fino al processo.

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Ed è proprio al processo che si è raggiunto i culmine dell’assurdità e dell’imprevedibilità. Il 1 febbraio, Lisandro Posselt è stato condannato a 7 anni di reclusione.

Prima della sentenza la sua fidanzata, la donna che aveva tentato di uccidere, si è rivolta al giudice in un disperato tentativo di non far condannare l’uomo

“Mi ha sempre trattata bene e lo perdono”

Prima ha raggiunto il condannato e dopo averlo baciato, davanti agli sguardi basiti di avvocati, giudice, pubblico e guardie giurate, ha iniziato un discorso ancora più incredibile.

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“L’ho perdonato perché lo amo, ha già iniziato a pagare per il suo errore. Lui non mi aveva mai aggredito prima, era stato sempre buono con me ed ero stata io a provocarlo.

L’ho perdonato perché è stato un caso isolato. Di tutti gli uomini che ho avuto, lui è stato uno dei più corretti e gentili con me. Non posso lamentarmi di lui, non è una persona cattiva”.

Il giudice, oltre a rimanere stupito per il bacio, non ha potuto fare a meno di notare l’indifferenza con cui il 28enne si è posto nei confronti della ragazza.

Il ragazzo, durante i mesi di carcere, non ha mai voluto leggere le lettere che la donna gli aveva mandato. Dopo la sentenza, non finirà in carcere.

Questo perché secondo la legge brasiliana, chi non ha ricevuto una condanna maggiore di 8 anni di reclusione e ha la fedina penale pulita, non ha l’obbligo di finire dietro le sbarre.

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