I tendini sono una componente fondamentale nel nostro corpo. Collegano i muscoli alle ossa, e per la loro funzione possono subire infiammazioni anche molto dolorose.
Un forma particolarmente fastidiosa si chiama tenosinovite o sinovite tendinea.
Si tratta di un’infiammazione che interessa la guaina sinoviale, quella struttura anatomica che riveste il tendine.
Il compito della guaina sinoviale è tutto racchiuso nel fluido che vi scorre, e che serve per mantenere ben lubrificato il tendine.
Quando il tendine si infiamma, magari anche a seguito di una lesione, la guaina non produce più quel liquido tanto prezioso.
E il tendine si infiamma o, addirittura, si può produrre anche un rigonfiamento della guaina stessa.
La tenosinovite può essere causata da varie circostanze. Ne soffrono atleti o persone che fanno sport, specie al tendine di Achille o alla spalla.
Ma anche movimenti ripetitivi possono produrre questa fastidiosa patologia.
Ad esempio una dattilografa può avere infiammazione e tenosinovite, così come chi svolge una mansione tipo catena di montaggio.
Quando si sommano ripetitività e stress ecco che si creano le condizioni ideale per questa problematica.
Quella più frequente è chiamata tenosinovite di De Quervain, e colpisce la zona dei tendini del pollice.
Possono soffrirne addetti ai videoterminali, musicisti, persone che svolgono lavori manuali come le ricamatrici.
Il sintomo principale, associato a questa infiammazione, è il dolore che si verifica mentre si compiono movimenti di presa eseguiti con i pollici e nei movimenti di inclinazione del polso. Portando addirittura un dolore tale da impedire questi movimenti.
I sintomi più evidenti, oltre il dolore ovviamente, sono tumefazioni particolarmente invalidanti, ed anche vere e proprie sporgenze.
Se non trattata con tempestività ed efficacia il dolore e l’infiammazione possono arrivare a coinvolgere, ad esempio, tutto l’avambraccio.
Il trattamento della Tenosinovite prevede l’assunzione di antiinfiammatori unito a applicazioni di ghiaccio per ridurre l’infiammazione e stimolare il fluido.
Quando ciò non è sufficiente è possibile anche intervenire in maniera chirurgica per favorire il corretto scorrimento dei tendini.
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