Nell’antichità venivano mummificati, mentre quando la società ha iniziato ad essere più conservatrice, hanno preso il sopravvento la sepoltura e la cremazione. la sua pelle e gli organi conservati. Oggi giorno invece sta prendendo piede un nuovo metodo molto più ecologico: il Resomator o il bioincenerimento.
Esistono tantissimi modi in cui le persone hanno deciso di essere preservate una volta morte. Alcune persone hanno optato per una sepoltura in un albero, una cerimonia criogenica, una sepoltura nello spazio o una trasformazione in diamanti.
Attualmente c’è un movimento crescente che sostiene un’alternativa senza fumo per onorare i morti preservando l’ambiente: il Resomator
Il settore delle pompe funebri potrebbe presto essere rivoluzionato da un nuovo ingegnoso dispositivo di cremazione che sembra un’asciugatrice gigante.
Il Resomator noto anche come bioincenerimento è un’iniziativa ecologica che offre un’alternativa senza fumo alla cremazione.
Ogni unità costa 300.000 euro ed è riempita con una miscela di acqua e idrossido di potassio che dissolve rapidamente i tessuti molli e gli organi.
Il corpo del defunto, inizialmente sistemato all’interno di una bara di legno riutilizzabile e decorata, viene portato così al Resomator.
Successivamente il corpo viene quindi posizionato su una mensola in acciaio inossidabile all’interno del cilindro di metallo.
La camera riscaldata a 180 gradi a una pressione estrema, decompone il corpo in meno di tre ore. Ogni residuo sarà quindi evacuato, lasciando lo scheletro in polvere e pronto a riposare a terra.
Un’invenzione britannica
L’inventore britannico del Resomator, Sandy Sullivan, ha basato la sua tecnologia sulla chimica della decomposizione naturale.
L’innovativa macchina dissolve il corpo attraverso un processo chiamato idrolisi alcalina. È molto simile alla cremazione, ma è un metodo più etico e più pulito perché produce meno inquinanti e anidride carbonica.
Il sistema utilizza un metodo a base di acqua e alcali ad alta temperatura e pressione per ridurre chimicamente il corpo in cenere bianca. Dopo aver asciugato e trattato le ossa bianche, le ceneri bianche sterili sono restituite ai membri della famiglia.
La società ha già venduto tre delle macchine in America e in Canada e ritiene che questo metodo non solo sia ecologico, ma che costerà ancora meno alla famiglia dei defunti.
L’impatto della morte sull’ambiente
Secondo un articolo della rivista Libération, il 63% dei francesi preferisce la cremazione rispetto al 37% che sceglie la sepoltura.
Tuttavia entrambi i metodi hanno un impatto ambientale significativo. Secondo il Center for Natural Burial, un cimitero contiene circa 1.000 tonnellate di bare d’acciaio, 20.000 tonnellate di calcestruzzo e abbastanza legno proveniente da bare per costruire più di 40 case.
Di conseguenza, la maggior parte dei cimiteri ora ha poco spazio per la vita di piante o animali.
Per coloro che desiderano ancora essere sepolti, un approccio più rispettoso dell’ambiente potrebbe essere quello di sostituire i fluidi standard di imbalsamazione costituiti da una combinazione di formaldeide e alcool con oli essenziali.
E invece di una pesante scatola di legno e metallo che impiegherà anni per degradarsi e che rilascia residui tossici, è ora possibile scegliere bare di cedro biodegradabili.
Per quanto riguarda la cremazione, da sempre è considerata un’alternativa relativamente ecologica alla sepoltura tradizionale.
Ma sempre più ricerche hanno dimostrato, tuttavia, che la cremazione standard richiede la combustione di gas naturale e quindi il rilascio di gas serra.
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