“Non si affitta ai settentrionali”: il cartello apparso sui Social

Martina

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I primi casi di coronavirus si sono sviluppati al Nord, precisamente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ecco che dopo pochi giorni è apparso un cartello shock sui Social che recita: “Non si affitta ai settentrionali“.

Scherzo e realtà? In realtà non lo sapremo mai, fatto sta che sui Social si sono veramente scatenati con meme e post divertenti che ironizzano sul divario fra Nord e Sud.

“Non si affitta ai settentrionali”: la vendetta del meridione

E’ bufera a causa di un cartello apparso sui Social in cui si ironizza, (forse?) sull’eterna diatriba fra Nord e Sud. I casi si sono ribaltati e adesso è al Sud che hanno deciso di non affittare case a chi proviene dal Nord, soprattutto se si tratta di cittadini che provengono dalle zone rosse.

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Al momento non si sa se sia un cartello fatto appositamente per far ridere o se lo scopo sia proprio quello di informare i cittadini settentrionali che non sono i benvenuti al Sud.

Il rischio ovviamente c’è ed è dettato dal fatto che sono moltissimi gli studenti che con scuole e università chiuse si metteranno in viaggio per tornare al Sud, a casa.

“Dopo che dagli anni 50 in poi noi settentrionali puri abbiamo accolto a braccia aperte i meridionali (per massima parte delinquenti) adesso è ora che si ricambi il favore!”, così si sfoga un utente sui Social

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“Per una volta noi meridionali possiamo dire la famosa frase: “ma ‘sti settentrionali, perché non rimangono a casa loro invece di rompere le balle al sud!?”, dichiara un’altra persone.

Uno scherzo? Oppure un avviso reale

C’è da dire che la maggior parte delle persone, dopo aver visto il cartello, ha colto subito l’occasione per buttarla sull’ironia. Tanti altri, invece, hanno colto la polemica:

“Rivincita terrona. Non si affittano case ai settentrionali”.

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Un altro utente di Twitter espone invece le sue preoccupazioni:

“In un momento del genere non capisco cosa ci sia da ridere”.

Tanti invece esprimono la propria solidarietà ai cittadini per primi colpiti dal coronavirus, mentre le autorità regionali prendono le dovute precauzioni.

Scuole chiuse nelle Marche e in tante altre regioni italiane. Il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, solo pochi giorni fa, aveva, non senza polemica, tentato di chiudere i porti dell’isola.

Vito Bardi, il governatore della Basilicata, ha fatto chiaramente capire il suo desiderio di voler trattare come degli appestati chiunque venga dalle zone rosse (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna) e voglia entrare a Potenza e dintorni.

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