Madre uccide la figlia, dopo aver cercato su Google come farlo

Martina

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madre uccide la figlia

Cerca su Google i modi migliori per farlo e poi, una madre, uccide la figlia di 4 anni. La donna, ha 29 anni e diversi precedenti per violenza domestica e spaccio di droga.

Si chiama Nicole Terri Lester e nella notte di Capodanno ha commesso il crimine peggiore che un essere umano possa commettere: ha tolto la vita alla sua figlioletta di 4 anni appena, la piccola Lainey Vos.

Madre uccide la figlia di 4 anni dopo aver cercato su Google indicazioni su come farlo

La polizia, accorsa sul luogo dell’omicidio, la casa della donna, situata a West Valley City, ha dichiarato di aver trovato la bambina in condizioni orribili.

Ciò che abbia spinto questa madre a compiere un gesto indicibile e così brutale non è dato sapere, poiché nemmeno lei ha fornito delle spiegazioni.

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La donna è adesso accusata di omicidio premeditato, perché le autorità hanno trovato sulla cronologia di Google delle ricerche che non lasciano spazio a dubbi.

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La Lester aveva fatto delle ricerche su Google ben precise: “come spezzare il collo ad una persona”, “posti migliori da colpire” e “come uccidere qualcuno con un’ascia”.

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Dopo aver ottenuto le informazioni che desiderava conoscere ha aspettato che sua madre si allontanasse da casa e poi ha compiuto il delitto.

Ha ucciso la sua bambina con un coltello di ceramica da cucina, infierendole 30 coltellate tutte nella zona del cuore. Secondo l’autopsia la bambina ha disperatamente cercato di difendersi, al punto che il polso e la spalla erano quasi recisi.

Il tutto mentre il fratellino delle bambina, di 2 anni più grande, dormiva nella sua cameretta.

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La confessione

Dopo aver commesso l’omicidio la donna è andata a bussare alla porta dei suoi vicini. Completamente sporca di sangue ha detto loro di aver ucciso la bambina e di aver bisogno di essere arrestata.

Dopodiché si è seduta nel porticato e ha atteso l’arrivo della polizia. Che ha trovato il corpicino della bambina nel seminterrato della casa.

La donna è stata arrestata per omicidio e rischia la pena di morte. Sulle sue spalle ci sono precedenti pensali per spaccio di droga e violenza familiare.

Durante la confessione non è riuscita a spiegare cosa l’abbia spinta a togliere la vita a sua figlia. Come se potesse esistere una giustificazione.

Il primogenito, che dormiva nel suo letto è adesso affidato alle cure della nonna, assente nel momento del brutale omicidio.

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