Il corpo parla esprimendosi non a parole. Le emozioni negative che trattiene possono trasformarsi in malattia. Per questo si deve imparare ad ascoltare ciò che dice.
Filosofie e pensieri spirituali spiegano che si soffre di un male per un accumulo di: risentimenti, odio, rabbia, vivere aggrappati al passato, tristezza, senso di colpa.
Tutte queste emozioni sorgono perché i pensieri non si possono controllare ed alla fine portano il corpo a parlare. Le sensazioni devono uscire fuori e si trasformano in sintomi o malattie. Queste condizioni si possono risolvere andando alla radice di ciò che causa il male per sradicarlo.
La vita è un riflesso del nostro stato mentale. Se nella mente c’è pace, armonia ed equilibrio, allora la vita è equilibrata. In caso contrario il corpo parla, quindi si devono scoprire le condizioni che creano disagio per guarirlo.
Diversi studi confermano che in base alla parte del corpo in cui si presenta il sintomo, c’è una spiegazione emotiva. Ad esempio, un’influenza rappresenta lacrime represse. Il mal di gola esprime l’incapacità di comunicare le proprie afflizioni.
I problemi di stomaco rivelano la non capacità di digerire le situazioni. Secondo gli esperti il dolore alla schiena riflette preoccupazioni finanziarie o mancanza di sostegno.
I problemi legati ai piedi rivelano mancanza di sostegno ed equilibrio. Chi ha mal di testa rivela dubbi. I problemi cardiaci sono legati a problemi emotivi ed affettivi.
Il corpo parla quando vive un disagio e si registra anche l’influenza del lato dove si sentono le sofferenze. Infatti il lato sinistro è il lato ricettivo, materno e femminile dell’essere.
Il destro è quello maschile, orientato verso l’esterno, verso il mondo. Si potrebbe indicare un rifiuto dentro di sé degli aspetti maschili o femminili. Ma anche la necessità di perdonarsi e riconciliarsi con la persona che causa malessere.
Secondo l’approccio della Bioenergia si possono spiegare i sintomi che si manifestano in base al primo principio della lateralità.
Quindi le relazioni familiari significative si riflettono sul lato sinistro del corpo: padre, madre, fratelli, figli.
Nel lato destro si esprimono quelle sociali: vicini, coppia, amici, lavoro. A seconda del lato in cui si verifica il sintomo è necessario rivedere un’oppressione familiare o sociale.
Il modello di relazione tra emozioni e sintomi fisici sviluppato dall’ipnoterapeuta John Kappas spiega cosa può accadere quando si sviluppano sintomi in aree specifiche del corpo.
Lo specialista cita la sindrome del pianto, identificandola con l’incapacità di prendere una decisione. La sua caratteristica più comune è il mal di testa. A causa della frustrazione generata dall’indecisione, il cervello causa dolore.
A volte la tensione comprime le vene e produce emicrania. Gli altri sintomi comuni di questa sindrome sono: le lacrime, la congestione dei seni nasali, la contrazione dei muscoli della gola, la tensione dei muscoli della mascella.
Tali reazioni fisiche si possono associare ad una causa emotiva o mentale. La pressione sulla testa rappresenta l’incapacità di prendere decisioni. Gli occhi che lacrimano e la congestione dei seni nasali segnalano il rifiuto di vedere la situazione che provoca indecisione.
La contrazione della gola, la tensione dei muscoli della mascella sono il risultato del rifiuto di parlare. L’indecisione può trasformarsi in frustrazione ma anche in malinconia e depressione.
Il corpo parla: quando le aree colpite sono le spalle, la parte superiore della schiena e la colonna vertebrale, si chiama in causa la sindrome di responsabilità.
Ciò si verifica in presenza di: responsabilità eccessive, paura del peso di responsabilità, non accettazione di responsabilità. Se le aree colpite sono lo stomaco e la parte bassa della schiena si segnala la sindrome del senso di colpa e della frustrazione sessuale.
Mentre la sindrome di lotta o di raggiungimento riguarda le aree delle braccia, mani e dita. Tali cause psicologiche si esprimono con l’incapacità di raggiungere ciò che si desidera per la mancanza di autostima. Il rifiuto a raggiungere obiettivi inarrivabili provoca verruche o piccole vesciche.
Il secondo principio della Bioenergia è la verticalità, secondo il quale in ogni area del corpo si riflettono aspetti diversi. Nella testa si ha la propria identità ed immagine. I sintomi tra collo e vita possono essere collegati alla vitalità ed agli affetti. Tra la vita e la pancia si percepiscono i problemi relativi ai rifiuti.
I temi dell’identità sessuale, della passione, delle paure e dei sentimenti profondi si manifestano nell’area dei genitali. Le gambe indicano il sostegno ed il contatto con la realtà. Invece le braccia sono la proiezione nel futuro.
L’approccio della Bioenergia è quello di costruire la storia del paziente per osservare quali sono i suoi blocchi energetici e sbloccarli con esercizi terapeutici.
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