Un idraulico aiuta più di 10.000 anziani installando gratis nelle loro case il riscaldamento

Caterina

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Un idraulico aiuta 10 000 anziani

James Anderson, un uomo di 53 anni del Lancashire, in Inghilterra, ha vestito i panni di buon Samaritano iniziando una missione: questo idraulico aiuta più di 10.000 vicini anziani.

Sin dal 2017, anno in cui ha fondato Depher, la sua azienda senza scopo di lucro che si rivolge alla comunità, James fornisce servizi gratuiti a soggetti con disabilità ed anziani.

Con grande impegno l’uomo si è dedicato alla sua professione lavorando 70 ore alla settimana, senza mai un congedo, così insieme al suo team ha aiutato più di 10.000 famiglie.

L’organizzazione no-profit da lui fondata è sostenuta esclusivamente dalle donazioni e crowdfunding.

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Quando è possibile, James offre i suoi servizi gratuitamente, ma quando il finanziamento è basso, è costretto ad addebitare una tassa minima.

L’ispirazione per la creazione del Depher (Response to Plumbing and Heating Emergencies for the Disabled and Elderly) è arrivata dopo che James è stato chiamato in una casa per un secondo parere.

In quella circostanza l’idraulico ha scoperto che una società di riscaldamento voleva addebitare agli anziani ed ai disabili una cifra eccessiva per una nuova caldaia, quando una semplice sostituzione dei pezzi era la soluzione migliore.

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Da quel momento ha deciso di aiutare i membri più bisognosi e fragili della sua comunità. Ecco spiegato perché questo idraulico aiuta più di 10.000 vicini anziani.

Idraulico aiuta 10000 vicini anziani

Un idraulico aiuta più di 10.000 vicini anziani della sua comunità e si rende artefice di altre buone azioni durante la pandemia

Nel corso della pandemia, ha anche aiutato altre persone che non facevano parte del suo gruppo demografico.

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Infatti ha distribuito cestini alimentari, ma anche donato dispositivi di protezione individuale a rifugi e membri del servizio ambulanze. James ha inoltre provveduto a pagare le bollette di diverse famiglie in difficoltà.

Questo padre di sei figli ha speso £ 57,000 ($ 77,505) durante la pandemia di Covid per scopi di solidarietà, un impegno gravoso in termini fisici, psicologici ed economici.

Ma anche se l’iniziativa gli è costata molto, ha dichiarato che “è valso ogni centesimo”, visto che ha aiutato molte persone.

La missione di questo buon Samaritano, che veste i panni di idraulico, è stata da lui stesso spiegata con queste parole accorate:

“Se hai disabilità oppure altri problemi, a volte queste cose possono diventare molto difficili da superare e vogliamo assicurarci che le persone siano ben curate.

Abbiamo tutti una responsabilità sociale l’uno nei confronti dell’altro. Dobbiamo essere presenti l’uno per l’altro”.

Più di 17.000 persone sono morte nel Regno Unito l’anno scorso a causa delle case fredde per la mancanza di combustibile, per questo James si è fatto una promessa: ridurre tale numero a zero.

Così ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere migliaia di famiglie durante i mesi invernali, per provvedere al loro bisogno di riscaldamenti.

Il cuore grande di James Anderson

Il cuore grande di James Anderson

I gesti caritatevoli di James hanno attirato l’attenzione dei media che hanno raccontato come l’idraulico aiuta più di 10.000 vicini anziani.

L’interesse su di lui è stato scatenato dopo la pubblicazione in rete della foto di una ricevuta da zero sterline consegnata ad una donna di 91 anni con leucemia.

La fattura per la riparazione della caldaia, condivisa dalla figlia della donna sui social, è diventata virale, in essa c’era scritto:

“Senza alcun costo per questa signora, in nessun caso. Saremo disponibili 24 ore su 24 per aiutarti a sentirti a tuo agio il più possibile”.

Attualmente James lavora con il suo team di idraulici nelle aree di Lancashire, Manchester, Leeds, Nottingham e parti della Scozia, e spera di coprire presto l’intero Regno Unito.

Anche se motivato da grande determinazione, le imprese di questo idraulico si confermano difficili:

“È stato molto duro e faticoso, ma andiamo avanti fino a quando il bravo uomo di sopra mi dice che ho finito la mia missione.

Fare tutto questo mi ha fatto capire la realtà delle nostre comunità, la quantità di persone che lottano, e per questo non puoi sederti e non fare nulla”.

James ha contratto il Covid-19 e si è ritrovato ad affrontare delle gravi difficoltà respiratorie, inoltre è stato colpito da attacchi di ansia e problemi del sonno, come riferito da un aggiornamento sul suo GoFundMe.

La sua famiglia è ottimista, visto che l’uomo è sulla strada del pieno recupero, desideroso di riprendere la sua missione per aiutare i soggetti più vulnerabili.

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