Grano Salus, associazione dei produttori di grano italiani, ha segnalato che da settimane al porto di Bari è fermo un carico di tonnellate di grano contaminato da un fungo: il Tilletia indica. Le spore del patogeno causano una malattia che colpisce i chicchi di grano duro, che finiscono così per mutare colore, diventando scuri, oltre ad assumere un odore sgradevole. Per ragioni precauzionali la nave Sagittarius è stata fermata in porto in attesa di direttive a proposito del suo carico: 250mila quintali di grano statunitense.
Secondo Grano Salus il carico di grano contaminato sarebbe destinato all’azienda De Cecco, tramite l’agenzia Spamat Srl, una notizia che però non è stata confermata. L’associazione dei produttori di grano italiani ha reso noto che lo scorso 31 marzo dopo aver eseguito le specifiche analisi di laboratorio la Crea ha rilevato la sospetta contaminazione da teliospore ossia da carie del grano da imputare al Tilletia indica.
Grano contaminato da Tilletia indica fermo al porto di Bari
Le spore del fungo rendono il grano contaminato e quindi risulta non commestibile sia per gli uomini che per gli animali, oltre ad esporre ad altri rischi. Infatti, dal momento che questo patogeno non è presente in Europa potrebbe arrecare danni ambientali ingenti, intaccando la biodiversità ed anche i raccolti del cereale. Una situazione gravosa che si è più volte ripetuta nel nostro Paese, come quando ad esempio sono giunte nei porti italiani derrate di grano canadese al glifosato.
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Grano Salus ha denunciato il carico di grano contaminato attraverso una nota pubblicata sul suo sito in cui si legge: “L’arrivo di grani esteri destinati alla trasformazione in Italia rischia di compromettere la salubrità e la qualità dei nostri prodotti, come pasta, pane e altri. Da fonti accreditate apprendiamo che la nave non ha ancora chiesto di ripartire: che significa? Che fine farà quel carico di grano? Vigileremo affinché questo grano, bloccato per i seri dubbi sulla sua qualità, non vada a finire in qualche modo nella catena produttiva italiana, come accaduto in passato e come da noi puntualmente denunciato”.