Carabiniere trasferito: era l’amante della moglie del suo comandante, scandalo a Verona

Roberta Amorino

carabiniere amante moglie

Un carabiniere si é reso protagonista di una vicenda alquanto particolare, essendo diventato l’amante della moglie del suo comandante. Insomma, col passar del tempo, il carabiniere ha approfondito sempre più il rapporto con la signora, il cui matrimonio é entrato in crisi. Ciò ha avuto delle ripercussioni anche sulla vita lavorativa del militare, che ha subito un trasferimento ”per incompatibilità ambientale”. 

Il carabiniere é stato colto sul fatto e prontamente trasferito in un’altra città del Veronese. La sua condotta é stata definita ”disdicevole e poco opportuna”, in quanto si é realizzata con una donna non ancora legalmente separata. La vicenda, avvenuta nel 2008, ha suscitato molto scalpore, in quanto, ad un certo punto, sono stati tirati in ballo anche i figli della coppia. 

Il trasferimento del carabiniere é stato concepito come una sorta di ”sanzione”, diretta a stigmatizzare una relazione sentimentale con una donna sposata e non ancora separata legalmente”. La vicenda ha fatto molto scalpore, anche perché, dal fatto, é scaturita un’ulteriore denuncia a carico del comandante e di un suo collega. 

Carabiniere trasferito nel Veronese a causa di una relazione con la moglie del suo comandante, scatta un’ulteriore denuncia

Il carabiniere in questione sarebbe stato avvistato con la donna in una gelateria, nell’atto di scambiarsi inequivocabili effusioni. Non a caso, si legge: ”…seduti al tavolo di una gelateria, intenti a consumare una bibita, amoreggiando, incuranti dei presenti, e mentre le figlie minori dei due giocavano…”. In realtà, tale dichiarazione si é rivelata non veritiera, per cui é stata prontamente smentita, trovandosi, le figlie della donna, in villeggiatura. 

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carabiniere amante della moglie

Dunque, non era possibile che le due figlie minori si trovassero con la loro madre ed il carabiniere, in gelateria. Ovviamente, anche le dichiarazioni false comportano della conseguenze non piacevoli, per cui due comandanti, che hanno sorpreso il carabiniere ”in flagranza”, sono stati denunciati per ”falsità ideologica in atto pubblico”. 

In sostanza, i due sono stati condannati, in primo e secondo grado, a tre anni e quattro mesi di reclusione, chiudendo la vicenda del tradimento della donna con il carabiniere in maniera non molto felice. Quest’ultimo, invece, ha subito un procedimento disciplinare, culminato nel trasferimento. 

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