Una vita appena sbocciata e una diagnosi difficile da accettare, ma anche una forza incredibile e da ammirare. Questa di oggi è una storia di speranza e di felicità, è la storia di John, un bimbo di 6 anni guarito dalla leucemia.
Una malattia implacabile che oltre ai vari problemi lo ha tenuto anche lontano dalla sua scuola, un luogo da lui amato, per merito della presenza dei suoi amichetti.
Bimbo guarito dalla leucemia: l’accoglienza dei suoi compagni è commuovente
Era il 2016, quando la famiglia di John ha ricevuto una notizia drammatica ed inaspettata: il bambino era affetto dalla leucemia linfoblastica acuta, un tumore del sangue molto raro che prende origine dai linfociti.
La terribile diagnosi è arrivata quando era ancora piccolissimo e ci sono voluti altri anni per uscirne definitivamente. Giorni, settimane e mesi di difficoltà, di cure e di lotte.
Ma anche di speranza, un sentimento fondamentale, che ha dato a John e alla sua famiglia la forza di andare avanti.
E così dopo cure difficili da sopportare per un corpicino piccolo e indifeso, il piccolo John, è riuscito a 6 anni a sconfiggere e a guarire dalla leucemia.
Il piccolo, il cui nome completo e John Oliver Zipay, vive a Newbury in Usa e adesso potrà tornare a vivere la vita che merita ogni bambino della sua età.
Ricominciando naturalmente dalla scuola, un luogo amato e che non ha potuto frequentare per tanto tempo. Un luogo che gli è mancato tanto, soprattutto a causa dei suoi amichetti che non ha potuto incontrare a causa della terribile malattia che adesso è riuscito a sconfiggere.
Così, appena hanno saputo che sarebbe presto tornato, i suoi compagni hanno deciso di ricompensarlo con l’accoglienza che merita. E lo hanno accolto come un eroe!
Un’accoglienza speciale
Dopotutto, John era mancato anche a loro. Negli ultimi mesi, a causa di visite mediche e la chemioterapia, John aveva accumulato tante assenze, che oltre a pesare su di lui, avevano pesato anche sui suoi piccoli compagni.
Nonostante le difficoltà estreme della malattia, John però ha sempre saputo di poter contare sulla vicinanza e sull’affetto della sua famiglia. Ma anche su quello degli studenti della St. Helen Catholic School.
La sua scuola che durante i mesi di assenza di John, lo ha supportato a distanza. Permettendogli di non rimanere troppo indietro rispetto ai suoi compagni.
Ma John, ci ha anche messo del suo, dimostrando una forza e un coraggio non indifferenti, che gli hanno fatto guadagnare l’accoglienza da eroe, ampiamente meritata.
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