Bambino disabile di 3 anni senza braccia viene cacciato dal ristorante dal proprietario perché infastidito dalla sua presenza

Caterina

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Bambino disabile di 3 anni senza braccia viene cacciato dal ristorante

Un  esempio di discriminazione e mancanza di rispetto è stato documentato da Metro: il protagonista è un bambino disabile senza braccia di 3 anni.

Una vicenda che mette in evidenza come la disabilità ancora oggi è oggetto di discriminazioni, in quanto chi ne è colpito è ritenuto spesso incapace di condurre una vita normale.

La storia raccontata da Metro rileva proprio un episodio di mancanza di rispetto nei confronti di un bambino di 3 anni, nato senza braccia, che è stato scacciato dal direttore di un ristorante che l’ha trattato senza alcuna considerazione.

Un episodio che è avvenuto quando Alexis Bancroft ha portato suo figlio William al ristorante IHOP perché voleva un pancake.

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Il bambino disabile senza braccia, non potendo usare le mani, ha usato il piede per mangiare, un comportamento che ha contrariato il proprietario del ristorante.

A causa della sua disabilità, il bambino si è abituato a fare le cose in modo diverso dagli altri e così ha appreso ad usare i piedi per essere più indipendente.

Ma al ristorante dove il bambino disabile senza braccia era seduto con sua madre, qualcuno ha avuto qualcosa da ridire.

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Il direttore del locale, avendo notato il modo singolare di usare i piedi del bambino per mangiare, si è diretto indignato dalla piccola famiglia, esprimendo la sua preoccupazione per il rispetto dell’igiene dentro il suo ristorante.

Per questo, Alexis è stata costretta a lasciare la struttura con suo figlio William.

Per esprimere la solidarietà nei confronti del bambino disabile senza braccia e della madre, diversi clienti seduti accanto, che hanno assistito alla scena, hanno deciso di lasciare il ristorante.

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Bambino disabile di 3 anni senza braccia vcacciato dal ristorante

Bambino disabile senza braccia discriminato dal ristorante

Ma Alexis non si è fermata, ha deciso di condividere lo sgarbo nei confronti del figlio sui social, chiedendo anche di boicottare il ristorante affinché apporti modifiche alla sua politica.

In seguito, il ristorante IHOP si è scusato per la discriminazione nei confronti del bambino disabile senza braccia.

Il ristorante ha reso noto che il manager colpevole del spregevole atto è stato messo in congedo, e che tutti i dipendenti riceveranno una formazione adeguata per trattare le persone con disabilità con il rispetto che meritano.

Un episodio che mette sotto accusa il modo in cui si guarda ancora oggi alla disabilità: pietà, imbarazzo, compassione o disgusto sono i sentimenti che prevalgono nei confronti di una persona disabile.

Bambino disabile di 3 anni senza braccia

Gli sguardi degli altri che esprimono sdegno e disagio fanno costantemente sentire un soggetto con disabilità diverso.

Anche se la società contemporanea si professa tollerante ed aperta alla diversità, ancora oggi si registrano episodi di discriminazione, perché risulta alquanto difficile accettare pienamente i soggetti diversi.

La disabilità viene vista come una condizione che desta paura o come qualcosa di potenzialmente contagiosa, alcuni poi la considerano una punizione inflitta per delle colpe commesse.

Ma secondo il parere di tanti psicologi, piuttosto che bandire le disabilità sarebbe più opportuno capirle ed accettarle.

Solo così si impara a non averne timore, ma anche a far sentire la persona che ne è colpita degna di tutto il rispetto del mondo.

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