Dopo i provvedimenti anti Covid previsti dal governo Draghi con la pubblicazione del decreto-legge del 13 marzo e del dpcm del 2 marzo, alcune Regioni hanno adottato maggiori restrizioni sul trasferimento nelle seconde case.
Per evitare un aumento dei contagi, Valle d’Aosta, Alto Adige e Sardegna hanno deciso di bloccare gli ingressi verso le seconde case ai non residenti.
Una misura più rigorosa per evitare di esporre ad un maggiore rischio di contagi in vista della Pasqua con il trasferimento verso le seconde case.
Dal 16 gennaio 2021 è stato consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio oppure abitazione senza limitazioni rispetto alle seconde case, quindi è possibile trasferirsi in un’altra Regione o Provincia autonoma, anche se rossa o arancione.
È necessario però essere in possesso di un contratto di proprietà o di affitto con data di sottoscrizione precedente al 15 gennaio 2021.
Le Regioni hanno avuto la possibilità di deliberare autonomamente potendo adottare delle restrizioni per quanto concerne il trasferimento nelle seconde case.
Hanno deciso di intraprendere una linea più dura Val d’Aosta, Alto Adige, Sardegna e Campania, che si sono ritrovate a fare i conti con una preoccupante risalita dei contagi Covid.
Come prescrizioni introdotte da queste Regioni tra i provvedimenti anti Covid figura il divieto di trasferimento nelle seconde case imposto ai non residenti.
Trasferimento nelle seconde case vietato in Val d’Aosta, Alto Adige, Sardegna
La Valle d’Aosta ha deciso di bloccare gli ingressi verso le seconde case ai non residenti come deliberato nell’ordinanza del 13 marzo in cui si legge:
“Fatti salvi i casi di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, a coloro che non risiedono in regione non sono consentiti gli spostamenti in entrata per recarsi presso le proprie abitazioni diversi da quella principale, ossia nelle cosiddette seconde case”.
Anche la Provincia di Bolzano ha scelto di vietare gli spostamenti fino a Pasqua impedendo così il trasferimento nelle seconde case ai proprietari residenti nelle regioni in zona rossa ed arancione rafforzata.
Una decisione ribadita dal governatore Arno Kompatscher che ha sottolineato la necessità di “tenere alta la guardia” a causa della diffusione delle varianti Covid in Alto Adige.
Una stretta sui provvedimenti anti Covid è stata attuata anche dalla Sardegna, al momento la sola regione bianca.
Anche qui i proprietari di seconde case non residenti possono entrare solo per comprovati motivi, esibendo la certificazione di vaccinazione o di negatività al tampone.
L’ordinanza in vigore dal 18 marzo al 6 aprile rappresenta un provvedimento restrittivo rispetto al decreto del Governo come precisato dal presidente Solinas, con lo scopo di tutelare l’isola che conta un numero significativo di seconde case.
In base a quanto stabilito dall’ordinanza della Regione Sardegna, prima dell’imbarco dei passeggeri si devono verificare: la loro registrazione sull’applicazione Sardegna Sicura, la documentazione per confermare i requisiti per gli spostamenti dalle Regioni.
È severamente vietato l’imbarco di passeggeri sprovvisti di documentazione completa o che non siano in possesso dei requisiti previsti dall’ordinanza in vigore dal 18 marzo al 6 aprile.