Sofya Zakharova con la testa deforme non è stata ammessa al nido

Martina

Sofya Zakharova

Quella che stiamo per raccontarvi è una triste vicenda fatta di pregiudizi e di ignoranza. E’ la storia di Sofya Zakharova, una bambina russa di due anni, nata con la testa deforme, che non è stata ammessa al nido a causa della sua malattia.

La giustificazione della direzione scolastica? La piccola, a causa della sua deformità, potrebbe spaventare gli altri bambini.

Sofya Zakharova, la bambina con la testa deforme non ammessa all’asilo

Abbiamo raccontato una storia simile pochi giorni fa, quella dello studente isolato a causa del cancro, non ammesso agli esami per paura che contagiasse il resto della classe.

Essere un bambino piccolo non dovrebbe rappresentare alcun ostacolo, quando si tratta di essere se stessi. Ma non tutte le persone la pensano allo stesso modo.

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E la storia di Sofya Zakharova, una bambina russa di due anni, conferma queste nostre parole. La piccola infatti è stata ingiustamente rifiutata dall’asilo nido.

bambina

La ragione? La sua testa deforme avrebbe spaventato gli altri bambini.

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Quando sei un adolescente e poi un adulto, può essere difficile trovare e accettare la tua identità, e puoi persino trovare qualche difficoltà ad adattarti all’ambiente.

Ma durante l’infanzia questo non dovrebbe assolutamente succedere. Tuttavia per la piccola Sofya Zakharova, questo concetto è triste realtà.

La piccola Sofya è nata con una testa deforme e le dita dei piedi e delle mani unite in ceppi.

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E proprio a causa del suo aspetto fisico, gli educatori hanno ritenuto che la piccola non dovesse andare all’asilo, perché avrebbe potuto spaventare gli altri bambini.

Subito dopo l’iscrizione infatti, il personale dell’asilo nido ha informato i genitori che Sofya non avrebbe potuto frequentare le attività finché non avesse subito un intervento chirurgico.

La preoccupazione dello psicologo per il messaggio sbagliato degli insegnanti

Ora i genitori cercano di risparmiare denaro per organizzare un’operazione. Mentre allo stesso tempo, gli psicologi affermano di essere preoccupati che Sofya non interagisca con i bambini della sua età.

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Secondo gli esperti infatti, è molto importante che la bambina interagisca con i coetanei. Solo così riuscirà ad accettare la sua condizione.

“Più interagirà con gli altri e più sarà facile per lei accettarsi”, afferma la psicologa Ekaterina Belan

Il caso di Sofya è gestito da un ente di beneficenza locale che lotta per il diritto ad avere un posto nell’asilo nido, nonostante per il momento la sua ammissione sia sospesa.

Anche la Polizia locale ha aperto un’indagine per far luce sull’accaduto.

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