La strage della funivia Stresa-Mottarone ha avuto un bilancio drammatico: 13 persone sono morte sul colpo, tra cui un bimbo di 2 anni, mentre un altro di 9 è morto una volta arrivato all’ospedale Regina Margherita di Torino.
Ma si è verificato anche un piccolo miracolo: un bambino di 5 anni è sopravvissuto a quel terribile schianto che è invece costato la vita ai suoi genitori, al fratello ed al bisnonno. Il piccolo Eitan ritrovato dai soccorritori era spaventato e le sue prime parole sono state: “Lasciatemi stare, ho paura… dov’è la mia mamma?”.
Quando i primi soccorritori sono giunti sul posto della tragedia hanno recuperato cinque vittime dentro la cabina tra cui un bambino: il piccolo Tom, che aveva dolo 2 anni. Le altre vittime sono state sbalzate fuori dal violento impatto in un raggio di decine di metri.
Eitan è l’unico sopravvissuto della strage della funivia di Stresa-Mottarone registratasi nel corso di una tranquilla domenica, che decretava il ritorno alla normalità dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. La tragedia sul lago Maggiore riporta l’attenzione sulla negligenza nei confronti della manutenzione, visto che la strage è dovuta al fatto che il cavo della funivia, che porta fino a 1500 metri di altezza, si è staccato causando la discesa nel vuoto della cabina.
Il piccolo Eitan trasportato in ospedale, al Regina Margherita di Torino, ha riportato diverse fratture sul corpo e pare che sia stato salvato dall’ultimo abbraccio di suo padre come rivelato dai sanitari che hanno preso in cura il bambino. “Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio” – riferiscono i medici dell’ospedale infantile Regina Margherita.
Dopo un primo quadro clinico preoccupante, secondo le ultime informazioni il bimbo ricoverato in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita ma è stato sedato ed intubato, oltre ad essere stato sottoposto ad un intervento. I medici nei prossimi giorni dovranno valutare le condizioni del cervello del piccolo, il solo sopravvissuto alla strage della funivia Stresa-Mottarone. “È ancora presto per valutare i danni” – ha reso noto Giorgio Ivani, direttore del reparto di rianimazione del Regina Margherita.
La famiglia del piccolo, di origini israeliane, ha chiesto il massimo riserbo, e si è stretta nel proprio dolore visto che la tragedia è costata la vita anche ai genitori, al fratello ed al bisnonno del piccolo.
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