Dopo l’assoluzione dalle accuse di omicidio nell’ambito del processo per il delitto di Meredith Kerchner, con l’ultima sentenza di Cassazione, i guai per Raffaele Sollecito non sono finiti.
Dopo 8 anni di processi e 4 anni di incarcerazione, Sollecito ha accumulato circa 1,2 milioni di euro in spese legali.
Un debito significativo che deve pagare mentre si ritrova in gravi situazioni economiche.
Intervenuto ad Ogni Mattina su Tv8, il giovane ha avuto modo di raccontare la sua vita dopo l’odissea giudiziaria vissuta negli anni passati.
Oggi il giovane ha serie difficoltà a trovare un lavoro a causa della sua immagine pubblica. Inoltre su di lui pesano dei debiti arretrati.
Si deve far presente che nel 2017, Raffaele Sollecito aveva richiesto un indennizzo di 516mila euro per gli anni passati in carcere (4 anni e 6 mesi di isolamento). Ma questa sua richiesta fu respinta dalla Corte d’appello di Firenze.
La negazione dell’istanza di risarcimento si deve ad una precisa motivazione. Che si è resa nota da parte della Corte, secondo la quale il giovane aveva rilasciato affermazioni menzognere e contraddittorie.
Queste sue dichiarazioni avrebbero trovato in seguito delle “smentite puntuali sotto ogni aspetto”.
Nel corso del suo intervento ad Ogni Mattina, Raffaele Sollecito ha fatto riferimento a tale circostanza:
“I giudici hanno avuto modo di valutare tutte le carte. Quando io ho fatto quelle dichiarazioni ero senza avvocato.
Oltretutto il magistrato che si è occupato dell’inchiesta ha avuto una condanna da parte del CsM proprio perché non mi aveva dato la possibilità di interloquire con il mio avvocato.
Darmi una colpa perché un ragazzo di 23 anni era del tutto spaesato ed era la prima volta che andava in questura, mi sembra del tutto assurdo”.
Inoltre il giovane ha reso noto che la corte a cui si è sottoposta l’istanza di indennizzo era la stessa che lo aveva condannato inizialmente.
Dopo l’ultima sentenza di Cassazione che lo ha liberato definitivamente dalle accuse di omicidio per il caso Meredith Kerchner, i problemi hanno continuato a perseguitare Sollecito.
Ciò che è avvenuto dopo il verdetto finale non ha permesso al giovane di poter vivere un’esistenza normale.
Nel suo sfogo, il giovane lascia trasparire tutta la sua disperazione:
“Gli atti erano semplicemente un collage di disastri investigativi come oltretutto la Cassazione ha ribadito.
Per cui tutto quello che ho vissuto poi è morto, si è dissolto come una bolla di sapone: sì, mi hanno assolto, ma dopo mi hanno lasciato a me stesso come se fosse tutto ok”.
Oggi Raffaele Sollecito è senza lavoro non riesce a trovare un’occupazione perché l’opinione pubblica non dimentica la sua implicazione in un caso di omicidio, con vittima una giovane donna.
Così per lui i problemi non sono finiti. Anche perché deve liberarsi da un grosso debito economico relativo alle ingenti spese legali sostenute negli anni passati.
Infatti Raffaele Sollecito ha debiti per le spese legali che ammontano a più di 1 milione di euro.
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