Contro l’opinione comune della sanità che raccomanda il vaccino antinfluenzale, un medico di base ha dichiarato: “Il vaccino antinfluenzale rafforza il Covid”.
Quest’esternazione è stata fatta dal dottor Giuseppe Delicati. Il quale svolge la sua attività di medico di base a Borgaro Torinese.
Il dottore in questione è un ex ufficiale medico di complemento, richiamato durante la guerra in Kosovo e che da 12 anni svolge il lavoro di medico di famiglia.
Secondo il dottor Delicati, i vaccini antinfluenzali ed antipneumococcico non farebbero altro che schiudere le porte al Coronavirus.
Una tesi resa nota da diverso tempo e che sostiene con autorevolezza. Per tale ragione questo medico di base non consiglia ai suoi pazienti il vaccino.
Dopo averli messi in guardia su quelli che considera dei rischi fa firmare loro delle liberatorie. In queste li informa dei rischi sui presunti effetti collaterali del vaccino.
La vicenda resa nota da La Stampa ha fatto luce sul suo operato e sulle sue tesi negazioniste.
Il parere che “il vaccino antinfluenzale rafforza il Covid” viene avvalorato citando sia il Pentagono sia l’Università di Cambridge. Il dottor Delicati ha infatti affermato che:
“Secondo gli americani ci sarebbe una stretta correlazione tra il beta Coronavirus e il vaccino antinfluenzale”.
Una tesi, tra l’altro, appoggiata anche dal virologo italiano Giulio Tarro. Inoltre il medico di base ha ribadito:
“Il vaccino antinfluenzale e quello antipneumococcico amplificano la tempesta interleuchinica e il paziente, che magari soffre già di alcune patologie, potrebbe morire più facilmente se infetto da Coronavirus”.
Il dottor Delicati ha espresso anche una sorta di accusa velata. Infatti ha sostenuto che il Coronavirus sia una “pandemia pilotata”.
Per il medico di base, il vaccino rappresenterebbe la causa del grande numero di morti per il Coronavirus a Bergamo.
Anche se il dottor Delicati si dice propenso a consigliare il vaccino, ritiene che sia opportuno prima analizzarlo a fondo.
Le sue dichiarazioni scioccanti e negazioniste, gli sono costate una segnalazione all’Ordine dei medici di Torino, da parte dei colleghi.
Le sue teorie si sono sottoposte al vaglio di un’indagine avviata da parte dei carabinieri dei Nas.
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