“Ho avuto rapporti intimi con 130 uomini a 28 anni, di cui 4 in un giorno”: le confessioni choc di una ninfomane scandalizzano il web

Caterina

Confessioni di una ninfomane

Una ninfomane ha raccontato la sua intensa vita sessuale rivelando che la sua inappagabile libido la spinge ad abbandonarsi alle gioie della carne e che la situazione le è sfuggita di mano. Si tratta di una patologia a tutti gli effetti che si traduce nell’incapacità di condurre una normale vita sociale a causa di una frenetica ricerca del piacere, un appetito sessuale irrefrenabile. Le confessioni raccolte dal The Sun, di Frankie Considine sono quelle di una donna di 28 anni, ninfomane, che ha voluto condividere la sua ossessione che l’ha spinta ad avere rapporti con 130 uomini diversi.

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Una dipendenza che le ha provocato però delle conseguenze, danneggiando la sua salute fisica e mentale. Di fatto come spiegano i sessuologi l’ipersessualità è un disturbo che può provocare: stress cronico, ansia e depressione. L’elevata libido non è di per sé un problema, ma quando porta alla ricerca compulsiva del piacere e provoca disagio psicologico scatena l’ipersessualità, un bisogno irrefrenabile di fare l’amore. Frankie Considine ha una vita intima molto attiva come ha rivelato: “Posso andare avanti con la mia giornata solo se so quando avrò il mio prossimo rapporto”.

La 28enne ha poi confidato di aver avuto 4 rapporti in un solo giorno. Ma la sua condizione alla lunga le ha causato una profonda sofferenza: “Era una priorità per me, l’ho messa prima del lavoro, della salute e dello svago”. Frankie ha spesso usato una malattia come scusa per non andare al lavoro, ha poi cancellato diverse uscite con i suoi amici per poter soddisfare i suoi desideri carnali. Nel tempo, la sua dipendenza è diventata sempre più grave, facendola sprofondare nella depressione e collezionando anche varie infezioni a trasmissione sessuale (tra cui il papillomavirus umano e la clamidia), rimandando poi incinta senza riuscire ad identificare il padre del bambino.

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Confessioni una ninfomane

Le confessioni di una ninfomane: la testimonianza di Frankie Considine

La sua condizione di ninfomane, è da rintracciare alla sua infanzia difficile: all’età di 13 anni, i genitori di Frankie hanno divorziato e sua madre se ne è andata via, così ha vissuto da sola con il padre, che trascorreva la maggior parte del tempo al lavoro. Volendo attirare l’attenzione su di sé, ha iniziato a parlare con i ragazzi sui social. All’età di 14 anni ha perso la verginità e dopo due anni ha intrapreso una relazione sentimentale che è durata quattro anni, ma molto nel frattempo ha iniziato a tradire il suo partner: “Anche se lo amavo, facevo l’amore con qualcun altro almeno ogni quindici giorni”.

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Dopo la morte della madre, devastata dal lutto, pose fine alla sua relazione sentimentale per lasciarsi andare alla promiscuità, coltivando la sua dipendenza sessuale. “Era principalmente il brivido del sesso, ma anche l’intimità e la connessione con qualcuno, che compensavano l’assenza di mia madre” – ha detto al The Sun spiegando come i rapporti si susseguivano e che spesso non usava alcun contraccettivo.

Tra le sue avventure annovera un incontro fortuito durante un viaggio, quando ha trascinato uno sconosciuto nella sua stanza d’albergo per avere un rapporto. Il giorno dopo, ha portato ad un meccanico l’auto per ripararla finendo per avere dei rapporti con lui ed il suo amico; quella stessa sera ha avuto un incontro intimo con un altro uomo. Poco dopo, ha rivelato che è rimasta incinta ma decise di abortire.

I suoi pensieri ricorrenti legati al desiderio sessuale, hanno provocato in Frankie i primi attacchi di panico, a cui sono seguiti altri disagi: la costante condizione di ansia, problemi a dormire, depressione. Quando alla fine si è decisa a rivolgersi ad un terapeuta per parlare della sua ipersessualità, le è stata diagnosticata la sua dipendenza e si è decisa ad intraprendere la strada della ripresa.

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