Amy Fabbrini ed Eric Ziegler, che vivono nello stato dell’Oregon negli Stati Uniti, hanno affrontato un’esperienza devastante: perdono la custodia dei loro figli in quanto genitori giudicati non abbastanza intelligenti.
Una vicenda che parla di discriminazioni e che è stata raccontata dal Daily Mail, che ha riportato il dolore provato da questi genitori che hanno perso la custodia dei loro due figli, dopo aver avuto un punteggio basso del test del QI.
Da quanto riferito anche dal media locale The Oregonian, questi due genitori giudicati non abbastanza intelligenti, stanno lottando per ricongiungersi ai loro due figli, che gli sono stati tolti dai servizi sociali.
Amy ed Eric si stanno impegnando duramente per riportare a casa i piccoli dei quali hanno perso la custodia per aver ottenuto un punteggio scadente del QI.
Come conseguenza sono intervenuti i servizi sociali che li hanno separati dai loro figli, sostenendo inoltre che la madre non era pronta ad accogliere il figlio maggiore, questo perché non si era resa conto di essere incinta fino al terzo trimestre di gravidanza.
La donna non lavorava quando ha partorito il suo primo figlio mentre il marito riceve assistenza finanziaria a causa di un disturbo mentale.
Infatti ad Eric è stata diagnosticata una malattia mentale per la quale percepisce un reddito dall’assistenza sociale.
Dopo aver ricevuto una denuncia da parte dei familiari della coppia, le autorità competenti sono intervenute, trovandosi di fronte l’accusa di “incapacità di crescere i figli” rivolta ai due genitori.
I familiari di questi genitori giudicati non abbastanza intelligenti per motivare la loro denuncia hanno dichiarato di essere preoccupati per il benessere dei bambini della coppia.
Secondo le dichiarazioni rilasciate, Eric Zigler, il padre, stava dormendo con il suo bambino a terra e lo ha quasi schiacciato.
Inoltre, il padre di Amy ha dichiarato che sua figlia non ha alcun istinto materno.
Di conseguenza, si è avviata un’indagine giudiziaria per valutare lo stato psicologico dei due genitori giudicati non abbastanza intelligenti per prendersi cura dei figli.
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Tra i test richiesti nel corso dell’indagine si è eseguita anche la misurazione del quoziente intellettuale.
Un punteggio medio del QI è compreso tra 90 e 110, ma il risultato del test di Eric è stato di 66, ribadendo la sua disabilità intellettuale.
Mentre Amy ha ottenuto un punteggio di 72 al test del QI, che l’ha posizionata a un livello di intelligenza “estremamente basso”.
Così i servizi sociali hanno deciso di mettere i bambini in adozione fino a quando non si trova una famiglia affidataria.
L’avvocato della coppia ha dichiarato ai media: “Dicono che sono intellettualmente incompetenti ma non danno alcuna direzione. Dicono che l’affidamento è migliore per i bambini dal punto di vista finanziario ed educativo.
Alcuni membri della famiglia hanno detto che questo era ingiusto perché i genitori non hanno mai trascurato i loro figli, e hanno sempre fatto ciò che era necessario per prendersene cura.
Sebbene le autorità abbiano permesso ai genitori di visitare i loro figli, Amy ed Eric non si arrendono e continuano a lottare per la custodia.
La disabilità intellettuale secondo i dati statistici viene vissuta in modo discriminatorio: quasi il 50% dei figli di genitori intellettualmente carenti viene messo in affidamento.
Questo perché ancora oggi i genitori con disabilità psicologiche, come nel caso di questi due genitori giudicati non abbastanza intelligenti, subiscono pregiudizi e discriminazioni che possono ripercuotersi sin dall’infanzia sui figli.
I quali a loro volta possono risentire di una mancanza di stima e di supporto psico-emotivo, queste difficoltà finiscono per trascinarsi fino all’età adulta.
Inoltre, è stato dimostrato che i bambini con genitori intellettualmente carenti hanno difficoltà a stabilire relazioni sociali, e raramente proseguono nella loro formazione educativa.
Per evitare questi scompensi è necessario valutare le competenze dei genitori e mettere in atto misure efficaci per proteggere i bambini e sostenere i genitori giudicati non abbastanza intelligenti.
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