Fabrizio Corona continua a protestare contro la decisione dei giudici di rimandarlo in carcere: dopo essersi inflitto un taglio sul braccio ed aver intrapreso lo sciopero della fame, si è reso protagonista di un altro gesto di autolesionismo.
L’ex re dei paparazzi nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano, dove si trova ricoverato dopo il tentato suicidio, continua a protestare con convinzione spinto da una volontà ferrea.
Fabrizio Corona non ha accettato la decisione dei giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano che hanno revocato gli arresti domiciliari, deliberando per il suo ritorno in carcere.
Una decisione contro la quale si sono scagliati anche i legali di Corona, contestando severamente la sentenza, in quanto in carcere il loro assistito non avrebbe modo di curarsi.
Fabrizio Corona sarebbe disposto a tutto pur di non ritornare in carcere, come testimonia la disperazione che lo ha portato a tagliarsi le vene del braccio filmandosi dopo il gesto di autolesionismo, per sfogarsi via social con un video dal contenuto scioccante.
Dopo il ricovero in ospedale, ha iniziato lo sciopero della fame per poi tentare di nuovo di togliersi la vita infliggendosi con una biro delle lesioni.
La notizia del gesto di autolesionismo è stata resa nota da uno degli avvocati di Corona, Cristina Morrone, che ha rivelato che nella mattina del 15 marzo il suo assistito avrebbe compiuto un nuovo gesto di autolesionismo “utilizzando una biro con cui si è colpito di nuovo alle vene delle braccia”.
In una nota si precisa il gesto estremo compiuto dall’ex fotografo dei vip:
“L’avvocato Morrone ha trovato Fabrizio Corona in condizioni psicofisiche debilitate e preoccupanti, decisamente peggiori rispetto ai giorni scorsi.
La situazione verrà ovviamente monitorata, ma non possiamo nascondere la nostra angoscia”.
Corona in preda alla disperazione non ha perso di vista il suo obiettivo che è quello di incontrare Giovanna Di Rosa, presidente del Tribunale di Milano.
Corona infatti vuole che si proceda con la rilettura degli atti del suo fascicolo per abbattere così il “pregiudizio” nei suoi confronti.
La determinazione di Fabrizio Corona e le sue forme di protesta senza controllo fanno temere per la sua vita, come ribadito più volte dalla madre Gabriella e dal suo legale Ivano Chiesa:
“Non lo piegheranno, se lui ritiene di aver subìto un’ingiustizia è capace di lasciarsi morire“.
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