Enock Barwuah risentito dalle parole del duo comico Pio e Amedeo si è lasciato andare ad un ammonimento duro, reputando grave quanto detto dai due comici nel corso della puntata finale di Felicissima sera, lo scorso 30 aprile.
Il fratello di Mario Balotelli ha sostenuto nel suo sfogo raccolto da Fanpage l’importanza di saper usare le parole, per poi ammettere di essersi sentito ferito dall’intervento di Pio e Amedeo che hanno usato, a suo dire, la “n-word” senza riguardo. Il tentativo del duo di comici foggiani di sdoganare parole come fro*io e ne.ro non è piaciuto a Enock Barwuah, anche se il loro scopo era quello di evidenziare che “la cattiveria non è mai nella lingua, ma nelle intenzioni”, come ribadito dal duo.
Il loro monologo a due voci ha diviso l’opinione pubblica, accendendo le discussioni sui social tra chi non ha contestato il loro sketch e chi invece lo ha considerato inopportuno. Contro i due comici si è scagliato apertamente Enock Barwuah che a Fanpage ha dichiarato con tono severo: “Le parole contano quanto le intenzioni. Il termine ‘ne.ro’ ha un solo significato. Non puoi fare un complimento insultando una persona. È una parola dispregiativa, stai dicendo a una persona che è sporca”.
Criticando il discorso di Pio e Amedeo, Enock Barwuah ha commentato: “Se ho confidenza con un amico e a questa persona sta bene che io lo chiami ‘ne.ro’, non vuol dire che tutti debbano accettarlo. Ognuno ha una storia o ricordi spiacevoli legati proprio a questo termine. È una parola grave. Ma quello che mi spaventa di più è che in televisione sia stato consentito a due persone, miei amici tra l’altro, di parlarne in questi termini.
Che cosa vogliamo fare, creare una generazione che si senta libera di andare in giro per strada a utilizzare certi termini? Non ho intenzione di far rivivere a mia figlia quello che ho passato io quando andavo in giro e mi chiamavano ‘ne.ro di mer.a.’. È un termine da abolire, esattamente come la parola ‘fro.io’ […]”.
Enock Barwuah ha detto di non aver sentito Pio e Amedeo dopo il monologo e di essere rimasto male per le parole usate: “[…] Un anno fa eravamo nelle piazze per combattere il razzismo con il Black Live Matter. Meno di un anno dopo siamo qua a dire che dire ‘ne.ro’ è normale […]. È una cosa molto grave quella che stanno facendo, è autorizzare le persone a utilizzare certi termini. Ma stiamo scherzando? Spiani la strada a una sorta di ‘liberi tutti’ e non va bene […] Pio e Amedeo hanno sbagliato l’argomento sul quale fare ironia. Da piccolo sono stato picchiato da quelli che mi chiamavano ‘ne.ro’. Su questo tema non c’è nulla da scherzare”.
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