Una giovane donna dichiarata morta, dopo essere stata trovata priva di vita dai familiari in casa sua, stava per essere messa nella bara quando gli addetti delle pompe funebri scoprono che in realtà era ancora viva.
La notizia riportata dal The Guardian vede per protagonista una giovane donna di 21 anni che vive a Southfield, sobborgo di Detroit nello stato del Michigan, in Usa.
La donna dichiarata morta dai paramedici, in seguito si è svegliata mentre stava per essere imbalsamata. Ma per fortuna Timesha Beauchamp ha aperto gli occhi al momento giusto.
La vittima si era trovata nella sua casa di periferia senza segni di vita. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, un medico del dipartimento ha dichiarato la morte della donna.
In seguito, il dipartimento di polizia locale ha contattato l’ufficio del medico legale della contea di Oakland per avere il certificato di morte. Si sono poi rilasciati ai familiari sia il certificato che il corpo della donna.
Ma quando gli addetti al funerale hanno preso in mano il corpo si sono resi conto che la 21enne respirava ancora. La donna portata in ospedale presentava delle gravi condizioni.
Nella ricostruzione dei fatti è emerso che la famiglia ha contattato i paramedici, che giunti sul posto hanno tentato di rianimarla per quasi mezz’ora. Ma la donna non respirava e non aveva polso.
Secondo Bill Mulan, un portavoce dell’Oakland County Medical Examiner’s Office intervistato da People, la dichiarazione di morte si è fatta per telefono.
Un medico di emergenza in un vicino ospedale ha ritenuto che i dati forniti dai paramedici fossero sufficienti per dichiarare il decesso.
Così si è disposto che il corpo della donna dovesse essere consegnato alla sua famiglia senza l’autopsia.
Quando il corpo della donna deceduta fu trasportato alle pompe funebri James H Cole di Detroit, i dipendenti hanno fatto una scoperta sorprendente.
Un’ora dopo la morte, il personale delle pompe funebri si è accorto che la donna era viva: la dichiarata morta apre per un istante gli occhi e respirava.
La madre della vittima, indignata per quanto accaduto, non capisce come i medici abbiano potuto denunciare il decesso.
Ma il caso di Timesha Beauchamp non è il primo, sono diverse le storie di persone che riacquistano conoscenza dopo essere dichiarate morte.
France Tv Info ha esaminato dei casi di persone dichiarate morte che si sono improvvisamente risvegliate.
Pierre-Franàois Laterre, responsabile della terapia intensiva presso le cliniche universitarie Saint-Luc à Bruxelles e presidente della Società di Rianimazione, ha dato la sua spiegazione.
Secondo lui, l’avvelenamento da droga può causare un coma profondo e compromettere l’attività cerebrale ed il quadro metabolico.
A volte la respirazione sembra inesistente e si è colpiti da ipotermia. Quindi il respiro ed il polso possono rallentare significativamente tanto da sembrare assenti.
Lo specialista spiega che questa condizione non può durare troppo a lungo. Il cuore può rimanere senza attività per circa 15-20 minuti. Come nel caso di una donna americana muore per 27 minuti prima di partire per un’escursione.
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