Un team di ricercatori, dopo studi e sperimentazioni approfondite, offre una speranza per la diagnosi veloce della Fibromialgia. Sembra infatti che attraverso un semplice esame del sangue sia possibile diagnosticare la terribile patologia che affligge milioni di persone in tutto il mondo.
Sono ottimisti i ricercatori della Ohio State University al riguardo. Convinti di essere finalmente sulla strada giusta e di aver trovato un modo semplice e veloce per rivelare la Fibromialgia.
Chi soffre di questa patologia lo sa bene. La Fibromialgia è particolarmente difficile da diagnosticare. Il soggetto che ne soffre e che è costretto a convivere quotidianamente tra dolori lancinanti e stanchezza cronica, viene sottoposto a infiniti esami prima di arrivare ad una conclusione che attesti il suo stato di salute.
Gli unici “strumenti” a disposizione dei medici finora per diagnosticare la Fibromialgia riguarda la testimonianza dei pazienti che ne soffrono e i loro dolorosi sintomi.
Le persone spesso pensano che la fibromialgia causi solo dolore, ma la condizione può provocare una serie di sintomi debilitanti che cambiano la vita.
Altri sintomi possono includere:
Il professor Kevin Hawkshaw, professore al College of medicine dell’università citata, è certo di aver imboccato insieme al suo team, la strada giusta per semplificare la diagnosi.
“Abbiamo trovato chiari schemi metabolici riproducibili nel sangue di dozzine di pazienti affetti da fibromialgia”, spiega il ricercatore.
“Questo ci avvicina ad una diagnosi più veloce della Fibromialgia e più certa rispetto ai tempi impiegati nel presente”.
Ricordiamo che la Fibromialgia risulta tutt’oggi una patologia incurabile. I sintomi vengono tenuti a bada e spesso con scarso successo, somministrando ai pazienti antidepressivi e dosi sempre più massicce di antidolorifici forti.
“Purtroppo molti medici sono addirittura scettici riguardo la malattia, dubitano che la Fibromialgia sia una patologia reale”, prosegue il professor Hackshaw.
“Circa il 40% dei pazienti viene trattato con oppioidi che certamente non migliora la condizione di chi ne soffre. Anzi, la Fibromialgia in molti casi peggiora”, conclude il ricercatore.
Lo studio ha incluso 50 persone con fibromialgia, 29 con artrite reumatoide , 19 con osteoartrite e 23 con lupus. I ricercatori hanno esaminato i campioni di sangue di ogni partecipante, misurando i livelli di energia delle molecole.
Hanno scoperto quindi, che c’erano dei modelli chiari nel sangue dei pazienti affetti da fibromialgia che li rendevano distinti dai pazienti con gli altri disturbi.
Il coautore dello studio, professor Luis Rodriguez-Saona, ha definito i risultati iniziali “notevoli”.
“Se possiamo aiutare ad accelerare la diagnosi per questi pazienti, il loro trattamento sarà migliore e probabilmente avranno prospettive di vita migliori.
“Non c’è niente di peggio che essere in una zona grigia dove non sai quale malattia hai.”
Il prossimo passo sarà quello di condurre lo studio su un numero molto più ampio di soggetti per ogni gruppo di malattie citate. Con la speranza che i risultati si rivelino corretti su una scala più ampia.
Fonte: The Sun
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