Coronavirus: il commovente messaggio per il padre deceduto in isolamento

Martina

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messaggio per il padre

Coronavirus, il commovente messaggio per il padre deceduto in isolamento nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Niguarda, è una stretta al cuore.

I figli dell’uomo deceduto, hanno deciso di far pubblicare uno struggente necrologio nel quotidiano locale. Parole malinconiche e drammatiche che mostrano un altro lato devastante del coronavirus: quello della solitudine.

Coronavirus: il commovente messaggio per il padre deceduto

Si chiamava Romano Zanini ed era un imprenditore di 81 anni. Se n’è andato nella notte fra sabato e domenica a causa di alcune complicanze provocate dal coronavirus.

I suoi due figli, Alessandro e Bruno, non se ne fanno una ragione, soprattutto perché al dramma della morte del padre si aggiunge un altro immenso dispiacere, quello della solitudine.

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Il loro papà se n’è infatti andato da solo, in solitudine, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Niguarda, in cui nessuno può avere accesso.

Coronavirus messaggio

L’uomo era di Sesto San Giovanni e i suoi figli hanno deciso di ricordarlo così, con u necrologio struggente che hanno fatto pubblicare sul quotidiano locale.

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“Ciao papà, te ne sei andato solo anche se solo non sei mai stato perché il mio amore infinito per te non ti ha mai abbandonato. Spero che quel cuore rosso disegnato su un foglio di carta, nell’isolamento della tua stanza ti abbia dato la forza per non avere paura. La tua luce sarà sempre nel mio cuore”, le parole di Alessandro.

Anche l’altro figlio, Bruno, ha affidato il suo immenso dolore a queste parole: “Papà mi spezza il cuore non averti tenuto la mano negli ultimi momenti della tua bellissima vita, ma ti sono sempre stato vicino e sarai sempre nel mio cuore“.

Successivamente insieme hanno deciso di scrivere un ultimo messaggio:

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“A te va questo pensiero perché non possiamo nemmeno celebrarti con tutti gli amici e le persone a te care. Non si può più stare vicini, toccarsi, abbracciarsi, baciarsi, stringersi e amarsi. E questa cosa uccide un po’ anche tutti noi”.

La drammatica situazione

In Italia l’emergenza coronavirus non si arresta, anzi, non avendo ancora raggiunto il picco, continua a peggiorare.

I positivi al momento sono quasi 13000 con il numero dei deceduti di poco inferiore rispetto a quello dei pazienti guariti.

Le restrizioni sono difficili da rispettare, ma assolutamente necessarie a scongiurare la gravissima possibilità che l’intero sistema sanitario nazionale collassi.

Un’eventualità che potrebbe aumentare il livello dei decessi. Continuiamo quindi a consigliare di restare a casa e di uscire solamente per questioni di necessità.

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