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Andrés è nato a 29 settimane. La sua missione? Salvare la sua mamma

Andrés è nato a 29 settimane di gravidanza, in un momento drammaticamente difficile per la sua mamma, che aveva appena perso il marito. Proprio per questo suo tempismo è convinta che il suo piccolino sia venuto al mondo con una missione speciale: quella di salvarla.

29 settimane di gravidanza, sono poche, pochissime per venire al mondo. Se la natura ha programmato una gravidanza con 40 settimane un motivo ci sarà. Prima di nascere i bambini hanno bisogno di tempo, un fattore veramente prezioso quando si tratta di una gestazione.

Andrés è nato a 29 settimane di gravidanza per salvare la sua mamma dal baratro

Per comprendere bene il concetto di tempo, chiedete ad una donna in attesa che valore dà a 4 settimane. Chiedetelo a due genitori distrutti e pieni di speranza, dentro una stanza della terapia intensiva neonatale, cosa vogliano dire due mesi in più dentro la pancia della mamma.

Il 17 novembre di ogni anno si festeggia una giornata molto importante, quella dedicata ai bambini nati prematuri. Dei piccoli lottatori che già alla nascita devono affrontare un compito importantissimo: sopravvivere.

Ancora oggi 1 gravidanza su 10 finisce con un parto prematuro. Fortunatamente la medicina ha fatto passi da gigante e se fino a qualche anno fa era impensabile che un neonato nato a 29 settimane sopravvivesse, adesso ha buone possibilità.

La storia di Andrés è speciale e merita di essere raccontata. Il piccolino si è affacciato in questo mondo 12 anni fa in un ospedale di Madrid.

Alla nascita pesava appena 1,3 kg, poco più di un filone di pane. Sua madre Cris stava vivendo un momento drammatico: aveva appena perso il marito.

All’età di 24 anni era vedova e con un figlio prematuro che lottava per vivere, una situazione difficile da affrontare anche per la persona più forte.

Andrés rimase in terapia intensiva per 31 giorni, allattato da Cris e dal latte artificiale. Una lotta quotidiana costellata da piccoli successi e passi avanti.

“Il giorno in cui lo portai a casa ero felicissima. Avevo bisogno di stare con lui e non avevo paura delle difficoltà”, ricorda Cris.

“Perfino il neonatologo si emozionò il giorno in cui ci disse addio. Lo prese tra le braccia e gli disse che era un bambino molto coraggioso e che lo avrebbe ricordato per tutta la vita”.

“Questi 12 anni sono stati difficili ed emozionanti. Io e Andrés ci siamo sempre sostenuti a vicenda, sono sicura che sia venuto al mondo per salvarmi. Non so cosa ne sarebbe stato di me, se non fosse nato in quel preciso momento della mia vita”

Adesso Cris ha altri due bambini ed è diventata consulente dell’allattamento, perché conosce benissimo i benefici che il latte materno dona ai neonati, soprattutto a quelli nati prematuri.

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