I telespettatori de La Vita in Diretta hanno assistito nel corso della puntata di venerdì 2 aprile allo sfogo del conduttore Alberto Matano affranto dal numero dei decessi Covid.
Nel corso del programma pomeridiano di Rai 1, non è mancato lo spazio riservato alla trattazione della situazione epidemiologica nel nostro Paese, con la lettura del bollettino giornaliero.
Alberto Matano ha avuto in diretta una reazione spontanea, manifestando pubblicamente il suo sconforto, dopo aver preso visione del numero dei decessi delle vittime della pandemia.
Nel corso della puntata del 2 aprile de La Vita in Diretta, il conduttore ha come di consueto condiviso con il pubblico da casa i dati del bollettino Covid giornaliero, e dopo aver letto il numero dei decessi, che ha fatto registrare 480 morti, Matano si è sfogato.
Il conduttore visibilmente affranto ha espresso la sua afflizione rivolgendosi direttamente al suo ospite in collegato a La Vita in Diretta.
“Però professore, io lo dico perché veramente non ce la faccio più a documentare questo dato che riguarda le persone che non ce l’hanno fatta” – ha sbottato il conduttore.
Nel corso di questa edizione de La Vita in Diretta, Matano è diventato sempre più protagonista e padrone di casa, conquistando con la sua conduzione dal taglio giornalistico molti telespettatori.
Il consenso del pubblico da casa nei confronti del conduttore Rai viene confermato dai soddisfacenti ascolti che il programma da lui condotto in solitaria, dopo le polemiche con l’ex collega Lorella Cuccarini, sta ottenendo.
L’impronta personale data a La Vita in Diretta da Alberto Matano si evidenzia quando si fa portavoce in prima persona del parere degli italiani.
E la sua afflizione di fronte al numero dei morti Covid è espressione dell’insofferenza di tutti dopo più di un anno di pandemia.
Nel corso della trasmissione non è passato inosservato poi l’intervento di Alessandro Greco, che sulla situazione epidemiologica in Italia ha commentato polemicamente:
“Siamo sempre quelli del ‘dopo’, non riusciamo mai ad arrivare in tempo a fare le cose”.
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