Gli archi nei carrelli della spesa sono un particolare che spesso passa inosservato, ma che gioca un ruolo strategico in termini di comodità.
Il carrello della spesa è diventato un compagno della nostra quotidianità dopo che il suo inventore, Sylvan Goldman ebbe la brillante idea di crearne uno.
Il primo carrello della spesa risale al 1937 quando Goldman ha dato una svolta pratica al trasporto dei prodotti nei negozi, dopo aver osservato le difficoltà delle mamme con i bambini che erano affaccendate con i prodotti della spesa.
Sylvan Goldman osservando le difficoltà della clientela dentro un negozio in Oklaoma, alle prese con dei cestini poco comodi e capienti, ha deciso di dare vita ai carrelli della spesa, che ancora oggi ci accompagnano nei supermercati.
Per dare forma alla sua invenzione ha preso spunto dal design di una sedia pieghevole, così ha messo il cestino sul sedile, attaccando poi delle ruote sulle gambe ed una maniglia nella parte posteriore.
Dalla sua invenzione il carrello della spesa ne ha fatta di strada, faticando non poco ad imporsi come ausilio per fare la spesa.
Infatti solo dopo tre anni dalla sua invenzione il carrello della spesa è riuscito ad essere considerato davvero utile e pratico, finendo per diventare molto popolare.
Qualcuno ancora oggi si chiede il perché della presenza sui comuni carrelli della spesa, che si trovano in tutti i supermercati, degli archi metallici.
Ai più attenti fanno eco coloro che invece pur notandoli non si sono mai chiesti quale sia la loro effettiva utilità.
In realtà non si tratta solo di elementi di design che rendono l’estetica più gradevole di questi oggetti di uso comune.
Infatti gli archi presenti nei carelli della spesa sono stati realizzati con uno scopo ben preciso, legato ad una maggiore comodità e funzionalità.
Si tratta nello specifico di un dettaglio che mira a tenere i sacchetti ben disposti dopo il pagamento, in modo da creare più spazio ed una migliore organizzazione in nome della praticità.
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