Dopo quel funesto 23 maggio, proseguono le indagini nell’ambito della strage della funivia Stresa-Mottarone che è costata la vita a 14 persone. Dopo l’aperura dell’inchiesta, la Procura di Verbania sta ricostruendo i fatti per individuare la causa ed i responsabili della tragica fatalità, che ha determinato la caduta della cabinovia.
Per il momento si sono fermate 3 persone che hanno ammesso un guasto al freno della funivia, rimessa a nuovo nel 2016. Si ipotizza proprio che la causa del disastro sia da imputare al malfunzionamento al sistema dei freni di sicurezza, che avrebbe dovuto bloccare la cabina, che si è staccata dal cavo a circa 100 metri dalla stazione di Mottarone. Dopo che i 3 fermi hanno rivelato il malfunzionamento del freno, i capi di accusa per la strage della funivia Stresa-Mottarone al momento sono due: omicidio colposo plurimo e lesioni colpose (un reato relativo all’unico superstite, il piccolo Eitan).
L’Arma ha reso noto a Buongiorno Regione quanto riferito dai 3 soggetti fermati nel corso del loro interrogatorio: “C’erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la ‘forchetta’, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione”.
Nel frattempo proseguono le indagini sulla strage della funivia Stresa-Mottarone: sono previsti infatti altri accertamenti tecnici ed analisi delle immagini delle telecamere di video sorveglianza che hanno documentato gli attimi del terribile incidente. Ma si valuteranno anche alcuni documenti in Regione.
Il procuratore capo di Verbania, Olimpia Bossi che sta coordinando le indagini non ha escluso la possibilità di introdurre ulteriori reati. Per ora la Bossi ha dichiarato di voler includere tra le accuse una forma di disastro colposo particolare: “Penso che procederemo per un reato piuttosto raro che è quello di attentato, naturalmente colposo, alla sicurezza dei trasporti, con conseguenza di disastro colposo”.
In base alle accuse rese note dalla Procura, per i responsabili si prevedono condanne pesanti, visto che il reato di omicidio colposo plurimo è un concorso formale di più reati. Dunque i colpevoli della strage della funivia Stresa-Mottarone potrebbero rischiare una condanna di reclusione tra i 3 e i 10 anni.
Nello specifico, il procuratore Bossi ha menzionato come capo di accusa il reato di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti con conseguente disastro colposo, per cui si prevede una reclusione da 1 a 5 anni con aggravante che potrebbe determinare la reclusione di 10 anni. Per l’accusa di lesioni colpose invece la pena è una multa fino a 309 euro e la reclusione fino a 3 mesi.
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