Le polemiche fanno, come di consueto, da cornice al Festival di Sanremo, e l’edizione 2021 è stata animata da quelle scatenate dalle condotte di Amadeus ed Achille Lauro.
Il conduttore ed il cantante sono finiti al centro delle polemiche per aver attirato l’attenzione sul palco dell’Ariston, per due diversi episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento.
Già dopo la prima puntata del Festival di Sanremo 2021, Amadeus ha fatto esplodere una polemica per aver fatto il segno della croce prima di scendere la celebre scalinata dell’Ariston.
Un gesto pesantemente criticato dal mondo islamico e dagli atei che hanno fatto sentire il loro disappunto.
Il conduttore e direttore artistico della kermesse canora per questa ragione si è ritrovato nel vortice delle polemiche preso di mira dall’Uaar, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, che con un tweet si è espresso sulla vicenda così:
“In Rai ostentazione e apologia religiosa sono frequenti”.
Dopo questo primo affondo, il segretario nazionale Uaar, Roberto Grendene ha dichiarato ad Adnkronos tutto il suo disappunto:
“Era un po’ tutto concordato. Amadeus, che è un professionista, non il primo che capita, e la regia del Festival di Sanremo hanno voluto inserire quel gesto, e in questo senso a me sembra davvero poco opportuno […]”.
Anche gli esponenti del mondo islamico si sono scagliati contro la “strumentalizzazione” del segno della croce di Amadeus.
Foad Aodi, presidente Co-Mai, Comunità del mondo Arabo in Italia, intervenuto nella polemica ha ammonito il comportamento del conduttore sostenendo che “lavorando in una televisione pubblica e sapendo che si parla anche a una platea di laici, atei, ebrei, musulmani, forse avrebbe dovuto tenerne conto”.
Un’altra polemica scoppiata nel corso della 71esima edizione del festival di Sanremo ha riguardato Achille Lauro, dopo la sua performance come ospite della kermesse canora.
Il suo look come sempre istrionico ha colpito per un dettaglio controverso. Sul palco dell’Ariston il cantante si è presentato con un suggestivo outfit caratterizzato da piume, glitter e lacrime di sangue sul viso: un particolare che ha fatto esplodere delle reazioni furenti.
Così anche Achille Lauro è finito nella morsa delle critiche mediatiche per la scelta che lo ha portato a sfoggiare delle lacrime di sangue.
Tra le voci che hanno osteggiato questa sua decisione, si è levata alta quella di Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana che l’ha definita “eccessiva, per certi versi scioccante e un po’ blasfema”.
Ai microfoni di Adnkronos, don Rizzolo ha detto che l’artista ha dato vita ad uno show dai contenuti “potenzialmente offensivi” per i credenti davanti alla tv.
Con parole di ammonimento don Rizzolo ha aspramente messo sotto accusa la scelta di Achille Lauro dichiarando:
“Potrebbe essere interpretata in maniera negativa, al di là di possibili riferimenti cercati e voluti, come una offesa ai credenti cristiani, per la possibile allusione alle statue della Madonna ed a immagini sacre legate alle lacrimazioni”.
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