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Un oncologo lancia un preoccupante allarme: “Pazienti con patologie gravi rinunciano a terapie fondamentali per la salute per paura del Coronavirus”

Tra gli effetti della pandemia è emersa un’altra grave emergenza sanitaria denunciata dall’oncologo Francesco Cognetti che ha lanciato un allarme che riguarda i pazienti colpiti da patologie gravi.

Il professor Cognetti, direttore di Oncologia medica all’Istituto nazionale dei tumori Regina Elena ha denunciato tale criticità in un’intervista al Corriere della Sera.

Cognetti ha rivelato che molti italiani affetti da malattie gravi, primi tra tutti tumori, per paura del contagio si stanno sottraendo alle terapie. Ossia alle cure fondamentali per la loro salute.

Come conseguenza i tumori e gli infarti si dimostrano “più letali” nel corso della pandemia da Coronavirus.

Le preoccupazioni riguardano le patologie più diffuse nella popolazione, come evidenziato dal dottor Cognetti. Che è anche presidente della Federazione di oncologi, cardiologi ed ematologi Foce.

La Federazione Foce è nata con lo scopo di trovare una soluzione a tale problema in collaborazione con le istituzioni.

Una delle proposte di Foce è quella di separare gli ospedali Covid da quelli Covid-free.

In questo modo si può rendere più agevole il ricovero di pazienti non contagiati. In modo da garantire una maggiore sicurezza.

Inoltre Foce ha proposto un contratto a tempo indeterminato per i medici che sono stati assunti nel corso dell’emergenza. Ma si avanza anche la tesi di ripensare da zero il sistema sanitario nel nostro Paese.

L’allarme dell’oncologo riguarda pazienti con patologie gravi quali ictus e tumori

Queste le parole dell’oncologo italiano nel suo appello:

“11 milioni di italiani, affetti da patologie cardiovascolari, tumori, malattie del sangue, non solo sono fra i soggetti più a rischio, in caso di contagio da Covid, essendo più fragili.

Sono infatti al centro di un problema forse ancor più preoccupante: il ridotto accesso alle cure di cui hanno bisogno in questo momento di emergenza.

Sia per i limiti del sistema sanitario, sia per la loro rinuncia alle terapie, per paura di prendere il virus”- conclude l’oncologo.

Si è notato che nei primi 3 mesi della pandemia i ricoveri in pronto soccorso di pazienti con sintomi di infarto si è ridotto del 50%.

Inoltre il professor ha detto che nella prima fase della pandemia, il 20% dei pazienti con tumore ha sospeso le cure. Si prevede uno scenario più grave nel contesto della seconda ondata da Covid.

Infatti il professor Cognetti ha rivelato che ci si può attendere un aumento della mortalità per tumore nei prossimi mesi.

Secondo i dati Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) saranno 377mila le nuove diagnosi di tumore in Italia. Un nuovo preoccupante allarme di tipo sanitario.

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