Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre 2009, mentre si trovava in custodia cautelare. Da allora, tante manifestazioni gli hanno tributato onore in attesa di fare giustizia.
La sentenza emessa nel 2019 ha condannato i due carabinieri Raffaele D’Alessandro ed Alessio Di Bernardo a 12 anni. Con l’accusa di omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi.
Il caso giudiziario ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica dopo la diffusione delle foto dell’autopsia sul corpo del geometra.
Queste immagini raccapriccianti riprese da tutti i media hanno dato alla vicenda una grande visibilità.
In seguito, il caso ha ispirato anche documentari e lungometraggi al cinema. Inoltre la vicenda è stata sostenuta dall’attivismo della sorella Ilaria Cucchi.
Dopo il lungo iter giudiziario, che ha continuato a coinvolgere l’opinione pubblica italiana, nessuno ha dimenticato la morte di Stefano Cucchi.
Per onorare la memoria del giovane, tra i tanti gesti si è dedicata a lui una targa ed un albero di ulivo nei pressi dell’università La Sapienza, nel piazzale Aldo Moro.
La decisione di mettere la targa e la pianta di ulivo sono state portate avanti dal municipio II di Roma, in ricordo di Stefano Cucchi.
Qualche giorno fa a Roma si è celebrato il sesto memorial Stefano Cucchi, la cui morte ha sconvolto l’opinione pubblica.
Si è svolta una staffetta in tutte le vie di Roma, a cui hanno partecipato varie associazioni.
In occasione di tale evento ha partecipato anche Ilaria Cucchi, in compagnia dell’avvocato Fabio Anselmo, compagno della sorella di Cucchi.
Su Instagram Ilaria Cucchi ha pubblicato alcune foto dell’evento. Che è andato in scena nel rispetto delle norme anti-Covid.
Un gesto commemorativo sostenuto dal Comitato Promotore Memorial Stefano Cucchi e dall’Associazione Stefano Cucchi Onlus.
Queste le dichiarazioni fatte da Ilaria Cucchi nel corso del suo intervento alla manifestazione:
“Quando siamo partiti eravamo in pochi, poi siamo riusciti ad uscire dall‘isolamento e abbiamo creato qualcosa di enorme per cercare di stabilire la verità sulla morte di mio fratello.
È importante che questa splendida opera sia realizzata nel piazzale dell’Università, perché è qui che si costruisce il futuro”.
Nel corso del memorial è intervenuto anche Gabriele Scarascia Mugnozza, professore de La Sapienza. Il quale ha preso parte all’inaugurazione della targa e della pianta.
Queste le dichiarazioni del docente: “La scelta dell’ulivo mi sembra particolarmente adatta per il simbolo di pace che rappresenta”.
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