L’asma è una malattia comune, e spesso si dimentica che può avere delle conseguenze fatali come testimonia la morte di un ragazzo di 12 anni proprio per un attacco d’asma.
Per la maggior parte degli asmatici, gli inalatori sono la sola salvezza in caso di una crisi perché li aiuta ad impedire che si trasformi in qualcosa di grave.
Come è capitato a Ryan Gibbons che ha perso la vita dopo aver avuto un attacco d’asma a scuola.
Il ragazzino era solito andare a scuola con il suo inseparabile inalatore, ed i suoi genitori erano in questo molto attenti, ma malgrado le cautele Ryan non ha potuto usarlo quando ne aveva più bisogno.
Ryan è infatti morto tragicamente dopo un attacco d’asma nella sua scuola in Ontario, in Canada.
Secondo le ricostruzioni fatte dai media è stata proprio la scuola a non permettergli di avere a portata di mano il suo inalatore, nonostante le ripetute obiezioni della madre ed una nota del medico.
Come riferito dalla madre della giovane vittima, Sandra Gibbons, a CBC News Canada a suo figlio era stato sottratto l’inalatore mentre si trovava a scuola:
“Ho ricevuto una telefonata, in realtà è stato molto frustrante. Non capii perché, non mi ero resa conto che la politica stabiliva che i farmaci da prescrizione dovessero essere in ufficio”.
Ryan stava giocando a football con i suoi amici quando ha avuto un attacco d’asma, e non aveva con sé il suo inalatore perché era chiuso nell’armadio del direttore.
Non sono mai state ascoltate le continue lamentele della madre che più volte aveva sollevato la questione sul divieto imposto a Ryan di portare il suo inalatore a scuola, ed infatti a scuola gli veniva sempre confiscato.
Dopo la morte di Ryan per un attacco d’asma, sua madre devastata dal dolore ha lanciato una campagna per chiedere al governo di cambiare la legge.
Tre anni dopo, i suoi appelli hanno avuto successo: il Ryan Act è stato approvato nella provincia canadese dell’Ontario, rendendo illegale per le scuole sottrarre gli inalatori ai bambini con asma.
Si tratta della cosiddetta Ryan’s Law che prende il nome da Ryan Gibbons morto il 9 ottobre 2012, dopo un attacco d’asma a scuola.
Rob Oliphant, presidente e CEO della Canadian Asthma Society, al momento dell’approvazione della legislazione in materia, ha confidato che essendo anche lui asmatico sapeva bene quanto sia stressante non avere il proprio inalatore nelle vicinanze quando si ha bisogno di esso.
Rob Oliphant ha infatti dichiarato alla stampa:
“Non solo i fattori scatenanti influenzano in modo significativo i loro polmoni, ma anche lo stress di non avere un inalatore a portata di mano può effettivamente esacerbare e rendere ancora più acuto un attacco d’asma”.
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