Diana Tirado, è l’insegnante licenziata dalla scuola West Gate K-8 in Florida, che si è rifiutata di applicare una regola molto importante della scuola: ovvero quella di dare il voto 0 agli studenti.
Dopo il licenziamento, la donna ha raccontato tutta la vicenda sui social, raccogliendo il favore di migliaia di genitori. Ma ecco cosa è successo.
L’insegnante di storia di terza media ha affermato che un gruppo di studenti non è riuscito a consegnare il progetto Explorer Notebook.
Secondo le regole, anche quando gli studenti decidono di non svolgere il compito assegnato, gli insegnanti sono obbligati a dare un credito parziale per il compito che non sono riusciti a svolgere.
Molti distretti scolastici negli Stati Uniti hanno la seguente politica; gli insegnanti devono dare agli studenti che non hanno fatto i compiti il voto che avrebbero probabilmente ottenuto se lo avessero consegnato e avessero fatto del loro meglio.
L’insegnante ha affermato di non essere assolutamente d’accordo con il concetto di premiare gli studenti che non fanno nessuno sforzo. E per questo ha perso il suo lavoro.
“Nel momento in cui non consegnano un compito e prendono comunque un voto, arriveranno a pensare che non serve a nulla farlo”.
La donna ha rivelato di essere molto arrabbiata, soprattutto perché questa politica incita a bambini ad aspettarsi di essere premiati, senza aver fatto niente in cambio.
Su Facebook, ha condiviso il messaggio che ha lasciato ai suoi studenti l’ultimo giorno di scuola. Le sue parole le hanno permesso di ottenere l’appoggio di centinaia di persone.
Una persona ha detto all’insegnante: “Questo è il motivo per cui i bambini stanno diventando più stupidi di generazione in generazione. I genitori sono sempre meno coinvolti nell’educazione dei loro figli”.
Nonostante la maggior parte delle persone si sia schierata a favore dell’insegnante licenziata, qualcuno ha manifestato, invece, l’appoggio alla scuola.
La donna ha comunque ringraziato tutti per la gratitudine che è stata mostrata nei suoi confronti, soprattutto perché i sostenitori della sua causa sono stati davvero tanti.
La scuola, da parte sua ha preferito non lasciare dichiarazioni in merito a ciò che è successo. Nella lettera di licenziamento dell’insegnante, non si fa riferimento alla politica “No-Zero”.
Inoltre non è stato menzionato nessun motivo ufficiale per il licenziamento, poiché l’insegnante si trovava in un periodo di prova.
E voi cosa ne pensate? Condividete il pensiero dell’insegnante licenziata o della scuola?
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