E’ sicuramente destinato a scatenare feroci polemiche, il cartello appeso alla porta di una pizzeria di Sondrio, che vieta l’ingresso ai più piccoli: “I bambini maleducati non possono entrare“.
Una presa di posizione dura e che gli ha fatto già perdere clienti, quella di Gabriele Berbenni, il 25enne titolare della pizzeria Bagà, situata a Villa di Tirano.
Ci troviamo a Villa di Tirano, in provincia di Sondrio, e l’argomento non è nuovo: l’ingresso ai locali vietato ai bambini. O meglio, a quelli rumorosi e maleducati.
Le continue lamentele degli avventori che desiderano trascorrere una serata in pace, hanno costretto il titolare della pizzeria a esporre un cartello che ha già scatenato diverse polemiche.
Dove c’è scritto che in sostanza, si vieta l’ingresso alle famiglie con bambini troppo vivaci, urlanti e maleducati. E probabilmente il titolare potrebbe avere anche la ragione dalla sua parte, se non fosse per il modo provocatorio con cui ha impostato il suo famigerato cartello:
“I bambini lasciati incustoditi a correre in giro per il locale, che urlano o in piedi su panche e sedie disturbano gli altri clienti. Pertanto, ci riserviamo il diritto di prenderli in cucina a lavare i piatti con tanto di nastro adesivo sulla bocca. I clienti che vengono nel nostro locale hanno il piacere di passare il loro pranzo o cena in tranquillità senza sottofondi di bambini maleducati che strillano. Venire a Bagà senza bambini, educare i vostri figli, cambiare pizzeria, starvene a casa vostra
Alla fine, la firma dell’Uomo Nero. Il giovane titolare, ha affermato di essersi stancato delle continue lamentele dei clienti abituali.
Ed è anche perfettamente consapevole che la sua presa di posizione così scomoda, lo porterà a perdere diversi clienti. Alcuni hanno girato i tacchi e se ne sono andati, subito dopo aver letto il cartello.
Ma negli anni ha assistito a moltissime scene di bambini che urlanti e chiassosi, hanno finito per disturbare gli altri clienti. Il tutto mentre i loro genitori mangiavano la propria pizza nella più totale indifferenza.
“Vanno su e giù dalle scale, giocano a nascondino dentro e fuori dal bagno. Se finiscono addosso ad una cameriera, che passa con pizze e bicchieri, e si fanno male, poi i problemi sono miei. Inoltre alcuni clienti storici, finita la pizza o a metà della stessa, se ne sono andati perché non ce la facevano più a causa delle urla dei bambini”.
“Perderò fatturato, ma ho deciso di tutelare coloro che cercano un posto tranquillo in cui godersi una pizza. Alcuni clienti hanno compreso il mio messaggio e hanno lasciato i figli ai nonni. Altri si sono lamentati”.
E voi cosa ne pensate di questo cartello? Concordate con il titolare o pensate che sia una provocazione? Fatecelo sapere nei commenti.
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