I Servizi Sociali hanno allontanato un bambino inglese dalla sua famiglia, a causa dei suoi genitori troppo anziani (sessant’anni).
Sono molti i fattori per cui una coppia decide di rimandare l’arrivo di un figlio: disponibilità economica, lavoro ed età. E poi una volta in cui si è presa la decisione, si deve fare i conti con l’orologio biologico e l’infertilità.
E’ successo a questa coppia inglese che ha avuto un bambino all’età di sessant’anni, grazie ad una madre surrogata.
Una pratica illegale in Gran Bretagna e che si è conclusa con l’allontanamento del bambino da parte dei Servizi Sociali.
Originaria del nord dell’Inghilterra, la coppia ha avuto un figlio grazie a una madre surrogata di 20 anni, dopo aver speso oltre 110.000 euro per la procedura.
Poiché i contratti di maternità surrogata sono illegali nel Regno Unito, la procedura è stata eseguita in una clinica all’estero.
L’ovulo di una donatrice è stato fecondato con lo sperma del sessantenne, anche se secondo i giornali locali sono i nomi della madre surrogata e di suo marito a comparire sul certificato di nascita del bambino. Quest’ultimo ha quindi firmato un ordine parentale per consentire alla coppia di anni sessanta di adottarlo.
Attualmente il piccolo è in affidamento dai servizi sociali, anche se sono consentite visite supervisionate alla coppia che continua a lottare per il ritorno a casa del figlio.
Oggi stiamo assistendo ad un aumento del numero di madri la cui età è sui cinquant’anni o addirittura sui sessanta.
E’ successo in Italia, dove ad esempio una donna di 70 anni ha dato alla luce nel 2016 il suo primo figlio. Ma non si tratta sicuramente di un caso isolato.
In Gran Bretagna, Elisabeth Adeney, ha dato alla luce suo figlio Jolyon nel 2009, all’età di 66 anni. Per rimanere incinta si è recata in Ucraina dove si è sottoposta ad un trattamento per la fecondazione in vitro.
Eppure molti medici avvertono dei pericoli che può rappresentare una gravidanza in età avanzata.
Anche in Francia la pratica della maternità surrogata è vietata dalla legge sulla bioetica del 29 luglio del 1994.
Alcuni sondaggi sull’argomento hanno però rivelato che il 64% dei francesi sostiene questa pratica e che si stanno battendo affinché possa essere legale.
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