Il fotografo londinese Ben Hopper ha celebrato la bellezza femminile al naturale, con una serie di foto in cui le donne mostrano con orgoglio i peli sotto le ascelle e sulle gambe.
Attraverso la sua campagna ribattezzata Natural Beauty, ha dimostrato che le donne possono essere belle anche con i peli sul loro corpo.
Una rivoluzione che contraddice i standard di bellezza convenzionali che negli ultimi decenni hanno spopolato.
Contro il modello di una femminilità stereotipata che si affida a degli ideali di bellezza impeccabili, il fotografo Ben Hopper ha celebrato il corpo delle donne al naturale.
Il fotografo nella sua campagna Natural Beauty ha raccolto una serie di scatti con i quali ha cercato di trasmettere un messaggio di libertà alle donne.
Infatti ha immortalato le donne facendole sentire a proprio agio: i suoi scatti esprimono una rivoluzione social che da qualche anno ha preso piede sul web per denunciare lo stigma della società verso i peli sul corpo delle donne.
Il fotografo londinese Ben Hopper con la sua campagna ha così valorizzato il corpo delle donne allo stato naturale per celebrare una donna libera.
Con le sue foto ha catturato la bellezza femminile mostrando le donne che con orgoglio sfoggiano i loro peli sotto le ascelle e sulle gambe.
L’obiettivo della sua iniziativa è quello di dimostrare che la donna può essere attraente e che i “peli possono essere belli”.
Il fotografo crede che la maggior parte delle donne debba essere libera di esprimere se stessa e di sottrarsi ai dettami della bellezza per mostrare i propri corpi al naturale.
Su Madame Figaro Ben Hopper ha spiegato il suo messaggio sottolineando che i peli possono essere belli come evidenziato dalle donne ritratte nei suoi scatti, che sono diverse dalle modelle delle passerelle della moda.
Le foto dell’artista sono in bianco e nero e negli scatti appaiono diverse modelle improvvisate che hanno posato per il famoso fotografo delle celebrità.
Una delle modelle ha spiegato che non radersi è diventata una sorta di esperienza liberatoria. Un’altra invece ha raccontato che ha speso molto tempo e denaro per radersi e per fare la ceretta riscontrando episodi frequenti di irritazione, poi ha deciso di lasciar crescere i peli e far respirare la pelle.
Le protagoniste delle foto di Ben Hopper hanno riconosciuto che prima di questa svolta liberatoria hanno sempre pensato ai peli sul corpo come qualcosa di sporco ed orrendo. Oggi invece si sentono più sicure e belle perché hanno fatto la loro scelta in totale libertà.
A sua volta Ben Hopper ha rivelato di aver chiesto alle sue modelle di non radersi per settimane per far crescere peli per poi chiedere loro di alzare le braccia con orgoglio per scattare le foto.
L’artista ha inoltre sottolineato che le sue foto sono un’opportunità per incoraggiare tutte a mettersi in discussione.
La sua campagna infatti si pone come obiettivo quello di incoraggiare tutti a modificare il modo di pensare alla bellezza e di incoraggiare la libertà delle donne di mostrare i propri corpi come meglio credono, senza paura di pregiudizi.
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