Da ex conduttore del Festival di Sanremo, Carlo Conti, intervistato da Rtl 102.5, ha espresso il suo parere su questa edizione ‘speciale’ della kermesse, lodando Amadeus e Fiorello.
Conti ai microfoni del programma Giletti 102.5 su Rtl 102.5 ha speso delle parole di ammirazione per i suoi colleghi commentando:
“Quando ho fatto Sanremo mi sono divertito, non è stato facile. Sia ad Amadeus sia a Baglioni, quando hanno avuto l’incarico di condurlo e ci siamo sentiti per fargli l’in bocca al lupo, ho detto: ‘Ricordatevi che a Sanremo uno starnuto diventa una broncopolmonite, qualsiasi cosa è amplificata’”.
Scagliandosi poi contro le critiche, che come di consueto, esplodono sul palco dell’Ariston, Conti ha cercato di smorzare i toni:
“Noi commentiamo tutto, facciamo polemica su tutto, ma bisogna essere dentro alle cose per viverle e per poterle commentare al meglio”.
A tal proposito il conduttore ha precisato che le polemiche che sorgono attorno a Sanremo oggi sono animate dagli scambi social dove si è portati a “parlare e sparlate di tutto e di tutti”.
Secondo il conduttore dovrebbero essere altri gli aspetti a prevalere nel corso del Festival, ed infatti ha affermato:
“Quella di Sanremo è una settimana di folklore, di allegria, di follia, difficile, quest’anno un po’ manca tutto quello che c’è intorno, soprattutto per Sanremo, che è anche un problema economico, ma permette comunque a tutti di commentare, perché lo guardiamo tutti”.
Ai microfoni del programma Giletti 102.5 su Rtl 102.5, il presentatore Rai ha dichiarato la sua ammirazione per i conduttori della kermesse canora:
“Amadeus e Fiorello stanno facendo un miracolo in questa situazione, senza il pubblico non si riesce a creare l’evento, è tutto più difficile.
Detto questo la vita deve andare avanti, dobbiamo dare un segnale altrimenti vince il virus e in quest’ottica Sanremo deve esserci anche senza pubblico, perché c’è un’economia che va avanti con il Festival, non pensiamo solo al cantante che è sul palco”.
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